Grigioni (CH). L’antico monastero diventato museo
Prosegue il ciclo di incontri online “Alpi partecipate. Montagne in mostra”, promossi dall’Osservatorio “Laurent Ferretti” della Fondazione Courmayeur Mont Blanc, insieme con l’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Valle d’Aosta. Questo secondo appuntamento del progetto triennale “Alpi partecipate” pone al centro della programmazione la condivisione di valori e modi di vivere la montagna.
Dopo gli incontri del 18 e 19 novembre 2020, mercoledì 25 novembre alle ore 17.30, è in calendario l’ultimo Incontro online. Riguarda l’affascinante Muzeum Susch nel cuore dei Grigioni, una collezione di arte contemporanea all’interno di un antico monastero. Il programma dei lavori on line prevede il saluto del presidente dell’Ordine Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Valle d’Aosta, Luciano Bonetti, l’introduzione dei curatori Francesca Chiorino e Marco Mulazzani e l’intervento degli architetti Chasper Schmidlin e Lukas Voellmy.
I professionisti svizzeri illustrano nel corso dell’incontro la rifunzionalizzazione del monastero del XII secolo nel paese engadinese di Susch a pochi chilometri da Sankt Moritz. Gli architetti hanno realizzato parte degli spazi espositivi negli edifici storici restaurati e accanto, collegata da un tunnel, è stata scavata nel fianco della montagna un’altra area museale.

Sebbene Susch conti solo 220 abitanti, i visitatori sono cresciuti in modo esponenziale e l’accoglienza si è rivelata di prim’ordine. Il museo ospita una parte della collezione di arte contemporanea di un’importante collezionista polacca, Grażyna Kulczyk.
Il convegno “Alpi partecipate. Montagne in mostra” si occupa dell’ambiente montano come luogo di coinvolgimento culturale. Il carattere laboratoriale delle Alpi facilita gli approcci culturali della contemporaneità e il ciclo di incontri, con una nuova formula pensata per essere apprezzata a distanza, ne propone alcuni esempi. Si tratta di luoghi dell’arco alpino caratterizzati da una forte identità – nonostante la loro ubicazione rispetto ai centri maggiori – nei quali l’architettura assume il ruolo di uno strumento importante e utile per creare un dibattito.
La percezione diffusa, durante l’attuale complesso periodo della storia dell’umanità, è che la montagna sia un luogo sicuro da un punto di vista sanitario, poiché garantisce un agevole distanziamento. Un pubblico diverso ‒ normalmente abituato a frequentare altre mete ‒ ed esigente anche da un punto di vista culturale, potrebbe affacciarsi alle Alpi alla ricerca di nuovi stimoli e arricchimenti.

FONDAZIONE COURMAYEUR MONT BLANC
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