Carta stampata o carta straccia?
“Bidecalogo o carta straccia?”. Questa la domanda che Michele Comi si pose il 6 settembre in FB accompagnando il suo scritto sul social con l’immagine qui riprodotta. A far saltare la mosca al naso alla guida alpina valtellinese è stato l’articolo “La forza dell’acqua”sulla rivista ufficiale del Cai riguardante un’avventura nella valle delle 72 cascate, sopra Lautenbrunnen, nella Svizzera bernese. La firma è quella autorevole di Andrea Forni, referente della Scuola nazionale di torrentismo Cai. “Sono seduto sull’elicottero vicino al pilota per indicargli il punto di atterraggio voluto [..] andiamo all’attacco della Mattenbach fall che, con i suoi 840m, è tra le 13 cascate più alte al mondo”, scrive l’autore dell’articolo.
Ma come? Il Bidecalogo del Cai, codice di autodisciplina per gli iscritti, questo uso improprio dell’elicottero non lo prevede. “Il CAI si impegna”, a quanto si legge al punto 4 del documento, “a confermare a tutti i livelli la sua contrarietà a: contrastare o comunque scoraggiare l’uso di aerei, elicotteri, motoslitte per finalità ludico-sportive”.
E’ da condannare dunque il sorvolo ludico degli elicotteri sulle terre alte e i soci sono tenuti ad adeguarsi. Una battaglia persa? E la rivista del Cai avrebbe dovuto evitare la pubblicazione? La pur interessante idea di calarsi nella straordinaria cascata giustifica l’uso di elicotteri necessari per la sua realizzazione? Agli specialisti (e ai posteri) l’ardua sentenza che qualcuno ha già autorevolmente espresso pur con alcune giustificate riserve.
Risulta peraltro che gli alpinisti che fanno uso dell’elicottero siano tutt’altro che mosche bianche. E magari sono iscritti al Cai e magari conoscono a memoria il Bidecalogo. Beati loro, qualcuno potrebbe dire, che possono permettersi, con i tempi di magra che corrono, di usare il costoso velivolo per le loro ricognizioni o, addirittura, per azzerare l’avvicinamento spesso lungo e faticoso alle pareti da scalare. E non è forse vero che l’estate scorsa si è fatta pubblicità ai servizi di elitaxi per raggiungere i rifugi del Club Alpino Italiano?
C’è addirittura chi, fra coloro che vengono indicati come “grandi alpinisti”, non esita a considerare l’elicottero come un sincero amico. Merita sicuramente rispetto il parere di Simone Moro, alpinista e pilota di elicotteri, che, qualche tempo fa, nel 2015, sulla rivista Orobie scrisse testualmente: “Più volo sopra le montagne, più il mio sguardo va a cercare linee, pareti e creste da scalare e percorrere. Vado infatti molto spesso a volare con le luci del tramonto o dell’alba per meglio gustarmi le vette, mi ritrovo spesso a fotografarle e filmarle. A casa mia mi stampo e rivedo subito questi momenti vissuti dall’alto per poi ritrovarmi a camminare sui crinali e arrampicare sulle pareti che ho bisogno di toccare dopo aver ammirato. Ho trovato insomma nell’elicottero un amico del mio alpinismo e non il mezzo per smettere di sudare”.
Sarebbe interessante sapere se anche per questo “grande alpinista” il Bidecalogo va considerato carta straccia. E se qualche deroga può essere concessa agli iscritti al Cai. Ma sussiste anche l’ipotesi che, in questo paese apatico e feroce, tutte le battaglie da anni combattute dagli ambientalisti contro l’uso turistico dell’elicottero alla lunga stiano stancando perfino gli addetti alla carta stampata del Club alpino. (Ser)
Le battaglie da anni combattute dagli ambientalisti contro l’uso turistico dell’elicottero alla lunga stanno stancando perfino gli addetti alla carta straccia del Club alpino ;-/
Il CAI con i suoi soci e tutto l’apparato istituzionale è lo specchio dell’Italia, alpinistica e non.
Bravo Michele Comi. Mi è sfuggito che Andrea Forni ha usato L’ELITAXI per l’attacco della Mattenbach fall. Si potrebbe fare riferimento al… PREDICA BENE MA NON FARE QUELLO CHE FACCIO IO! Ho scritto tanto che: SE UN SOCIO NON RISPETTA IL BIDECALOGO DEVE ESSERE ALLONTANATO! Il CAI dovrebbe essere rigido nel farlo rispettare. Invece? Ma c’è anche il TAM che è obbligato a fare la sua parte. Ho incontrato una sezione CAI in escursione. Ho rivolto NUOVAMENTE la stessa domanda: SIETE A CONOSCENZA DEL BIDECALOGO? – RISPOSTA UNANIME: NO! Quindi… E’ CARTA STRACCIA? Ci vorrebbe un referendum!