Attualità della virtuosa educazione alpina
Mauro Corona, partendo dagli ultimi episodi di maleducazione e dai recenti interventi di soccorso sui sentieri, ha indicato in un recente incontro al TrentoFilmfestival innanzitutto la scuola come ambito nel quale insegnare il rispetto e l’amore per la montagna. “Bisognerebbe portare le persone che hanno a cuore le terre alte davanti ai bambini”, ha osservato, “e poi dare spazio sui media a guide alpine ed esperti che insegnino alle persone a frequentare le terre alte senza mettersi in pericolo. Non è necessario raggiungere chissà quale cima la prima volta che si fa un’escursione, è sufficiente anche sedersi su un prato ammirando la montagna in silenzio e con rispetto”.

Niente di nuovo sotto il sole anche se repetita juvant. Da tempo immemorabile la “virtuosa educazione alpina” viene considerata uno dei pilastri della formazione dei giovani e sull’argomento, grazie al contributo dell’Enel, l’associazione milanese “Quartieri tranquilli” ha dato recentemente alle stampe un esauriente quaderno curato da Laura Guardini e Roberto Serafin. Peccato che al TrentoFilmfestival non se ne sia parlato. Una buona ragione per farlo? La sua diffusione tra insegnanti ed educatori potrebbe agevolare il percorso a cui accenna l’illustre scrittore e opinionista.
Come si deve leggere, capire e interpretare il paesaggio, come si sviluppa lo spirito di avventura nell’età evolutiva, come si “insegna” il clima, quali sono le tappe della virtuosa educazione alpina: sono questi alcuni dei temi affrontati in questo quaderno in distribuzione gratuita agli insegnanti
Il tema della pubblicazione è di attualità, come spiegano gli autori, ma rappresenta anche un impegno di antica data per la classe insegnante visto che portare la montagna, maestra di vita, tra i banchi della scuola è un’idea che risale addirittura a due secoli fa. Nel nuovo quaderno si fa cenno a diverse storiche esperienze, come i famosi “Viaggi a zig zag” dell’educatore svizzero Topfer che risalgono alla prima metà dell’Ottocento, o le Carovane scolastiche del Club Alpino Italiano e le più recenti Classes de neige francesi che continuano a fare testo al di là delle Alpi.
Particolare importante. Sull’argomento è stato raccolto materiale da varie fonti, a cominciare dagli archivi della Biblioteca Nazionale del Club Alpino Italiano e della Società Escursionisti Milanesi di cui è noto l’impegno sociale che caratterizza molte iniziative.

Enel promuove e sostiene da tempo la realizzazione di progetti dedicati alla cultura e allo sviluppo della conoscenza e del territorio. È con questi presupposti che ha deciso di collaborare con l’Associazione Quartieri Tranquilli alla stesura del quaderno dedicato all’educazione ambientale e al rapporto tra il mondo della scuola e il mondo della montagna. Nella foto un gruppo di ragazzi milanesi del quartiere Gratosoglio in visita all’impianto di Verampio.