Addio Amodeo, fu allievo di Comici
Da Giorgio Gregorio della Scuola di Alpinismo “Emilio Comici” di Trieste riceviamo la notizia della scomparsa a 97 anni di Aurelio Amodeo, per oltre vent’anni direttore del sodalizio dedicato al grande scalatore triestino.
Una colonna dell’alpinismo triestino
Ci ha lasciati il 5 luglio, all’età di 97 anni, Aurelio Amodeo, Istruttore Nazionale Emerito di Alpinismo del CAI. Ultimo ad aver conosciuto Emilio Comici, era socio del CAI da 82 anni. Lo scorso 20 ottobre 2019 aveva partecipato con un emozionante intervento al 38° Congresso dei Direttori e degli Istruttori delle Scuole di Alpinismo, Sci-Alpinismo, Arrampicata Libera, delle Sezioni CAI del Veneto e del Friuli Venezia Giulia, organizzato in collaborazione con la SISSA, Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste, in occasione dei 90 anni dalla fondazione della Scuola Nazionale di alpinismo “Emilio Comici, prima scuola del CAI in Italia.

Per l’occasione è stato pubblicato il numero monografico della rivista Alpi Giulie edito della Società Alpina delle Giulie “1929 – 2019 GLI ANNI DI SCUOLA”, scritto dall’alpinista e storico Flavio Ghio, compagno di cordata di Enzo Cozzolino in aperture sulla via dei Fachiri alla parete sud di Cima Scotoni, che con una paziente ricerca ha raccolto la storia della Scuola Nazionale di Alpinismo, nata in Val Rosandra e poi intitolata a Comici dopo la sua morte: 183 pagine che raccontano fatti raccolti dai documenti dell’archivio con foto inedite, disponibile in format pdf a questo link: https://caisag.ts.it/alpi-giulie-anno-113-n-2-dicembre-2019/
Aurelio Amodeo, classe 1924, socio del CAI dal 1939, ha
cominciato in quell’anno, da allievo della neonata “Scuola di Arrampicamento in
Val Rosandra” dedicata a Emilio Comici. Nel 1951 ha conseguito il titolo di
Istruttore Nazionale di Alpinismo, frequentando il 5° Corso organizzato da
Riccardo Cassin, allora Presidente della CNSASA. Ha diretto per oltre vent’anni
la Scuola Nazionale di Alpinismo Emilio Comici della Società Alpina delle
Giulie, Sezione di Trieste del Club Alpino Italiano (1975-1998).
Amodeo si è sempre prodigato per promuovere la cultura della montagna e ha
saputo guardare avanti. Esempi emblematici sono la realizzazione del progetto
per il nuovo rifugio Pellarini allo Jof Fuart, proprio sotto la Cengia degli Dei,
la “Via Eterna” percorsa da Comici, rifugio irrimediabilmente danneggiato dal
terremoto del Friuli del 1976, e l’organizzazione di una “due giorni di
arrampicata” nel cuore della città di Trieste con la realizzazione di una torre
di arrampicata, nel marzo del 2003, per promuovere l’arrampicata in età
evolutiva: all’epoca aveva 79 anni e ha preceduto l’idea del CAI con largo
anticipo.
Nonostante non svolgesse più attività di istruttore, Amodeo ha seguito sino alla fine la Scuola della Sezione e la vita del sodalizio. In una breve video antologia viene espressa la sua attività di direttore con una sequenza del 1977 e i suoi interventi su Emilio Comici e il suo saluto al Congresso del 2019.
Giorgio Gregorio