Le marmotte ringraziano
L’Ente rinnova il suo invito a donare anche per il 2020, ricordando che il 5 per mille non costa nulla ai contribuenti e non è alternativo all’otto per mille, ma offre un grande aiuto per lo studio e la conservazione della biodiversità nell’area protetta; basta apporre la propria firma nel riquadro “finanziamento della ricerca scientifica e dell’università” o in quello “sostegno degli enti gestori delle aree protette” del modello Unico Persone Fisiche, Modello 730, oppure nella scheda allegata al CUD per tutti coloro che sono dispensati dall’obbligo di presentare la dichiarazione, ed inserire il codice fiscale del Parco 80002210070. La foto è di Dario De Siena.
“Questo roditore di medie dimensioni è presente con una buona densità all’interno dell’area protetta. Considerando la sua ampia distribuzione, le sue caratteristiche ecologiche e il fatto che è preda favorita di aquila e volpe, si presta come buon indicatore dello stato di salute dell’ecosistema alpino e, in particolare, della qualità delle praterie di alta quota” spiega Bruno Bassano, veterinario e responsabile del servizio biodiversità e ricerca del Parco. “Ringraziamo tutti coloro hanno donato il loro 5×1000, riconoscendo in questo modo l’elevata qualità della ricerca scientifica fatta dall’Ente Parco e dai ricercatori che effettuano gli studi sul territorio, il sostegno dei cittadini con il 5 per 1000 si rivela molto importante nella prosecuzione delle nostre attività sul campo”.