I canederli diventati solidali

Detti Knödel in Tirolo e diffusi nel Trentino e Alto Adige, i canederli sono un primo piatto tipico della cucina tedesca sudorientale, austriaca, boema e altoatesina. Il proprietario di un ristorante di Rovereto, purtroppo inoperoso in questi tempi di coronavirus, ha deciso di farli diventare “solidali”. In che modo? Non certo inventando nuovi ingredienti che non siano il tradizionale pane raffermo, il latte e le uova, bensì lanciando la campagna di solidarietà denominata “il canederlo del sorriso” che si accompagna a una raccolta fondi destinati all’Azienda sanitaria. L’idea è semplice: ciascuno, da casa, può acquistare con bonifico i “canederli virtuali” da 12 euro che corrispondono a buoni senza scadenza da riscattare e gustare alla riapertura del locale che ci si augura il più possibile vicina. Al di là dell’aspetto umanitario, è chiaro che si tratta di un buon sistema per inseguire i clienti tenendoli stretti attraverso i siti web e i canali social. Strano che non ci abbiano pensato anche i valtellinesi con i loro squisiti pizzoccheri. Va infine segnalato che, nel campo della ristorazione fa testo negli Stati Uniti l’iniziativa della catena Chipotle che sforna i famosi burritos, tortille di farina riempita con carne di bovino, pollo o maiale. In queste giornate l’azienda ha deciso di garantire il servizio di consegna in auto regalando con lo scontrino un ingresso gratuito per pranzi virtuali via Zoom con influencer e testimonial. Meditate gente.

Commenta la notizia.