Quest’adunata non s’ha da fare

Doccia fredda sulle “penne nere”. Dopo avere pubblicamente annunciato che non c’era alcun ripensamento sulla 93° Adunata Nazionale in programma dal 7 al 10 maggio 2020 a Rimini dove sono attese 1,2 milioni di presenze, è arrivata la doccia fredda del generale Sebastiano Favero, presidente dell’Associazione Nazionale Alpini. Nel riconoscere che la situazione del coronavirus ormai non permette di farsi troppe illusioni, l’alto ufficiale sembra avere stoppato fughe in avanti ed esternazioni anche disinvolte. Fino a poche ore prima nel sito ufficiale dell’Ana si leggeva che la macchina organizzativa “proseguiva regolarmente nei suoi obiettivi”, come è stato riportato da MountCity e da altri siti. “Un solo obiettivo: Rimini” era la frase che suggellava questa comunicazione più spavalda che ottimistica.

In una lettera ai suoi iscritti che qui riproduciamo, l’alto ufficiale riconosce ora che la macchina organizzativa in questo momento deve impegnarsi su di un altro, drammatico fronte: quello dell’emergenza, dove i volontari dell’ANA, Associazione Nazionale Alpini, sono in prima linea. Niente di male comunque se le “penne nere” hanno cercato di tenere duro fino all’ultimo. La volontà di non arrendersi di fronte alla pandemia fa parte di una tempesta psicologica che è tipica dei nostri giorni, con lo scontro tra la voglia di vivere normalmente e l’impossibilità oggettiva di farlo. E oggettivamente oggi è impensabile di portare sulla riviera romagnola, di qui al mese di maggio, più di un milione di persone. Un po’ di realismo nel dare certi annunci ufficiali avrebbe evitato questa retromarcia che non fa onore alle amatissime “penne nere” (Ser)

Il messaggio del generale Favero

Cari alpini e associati all’ANA, la nostra Italia e noi con essa, stiamo vivendo un momento difficile che richiede da parte di tutti grande disponibilità e senso del dovere. Oggi più che mai comprendiamo quanto sia importante il senso dello Stato, l’unità della Patria, il rispetto delle regole e quanto utile è stato per questo il servizio di leva e quanto lo sarebbe ancora per i nostri giovani. L’Ana, come sempre, si atterrà, anche in questa circostanza, alle disposizioni delle autorità competenti nazionali, regionali e comunali come abbiamo ribadito nelle circolari inviate ai presidenti di sezione relativamente alla convocazione di assemblee, raduni e manifestazioni. Ad oggi l’ultimo DPCM emanato dal Governo vieta qualsiasi manifestazione fino al 3 aprile prossimo, salvo successivi provvedimenti. Per la nostra Adunata Nazionale prevista a Rimini-San Marino dal 7 al 10 maggio ogni decisione sarà presa nel rispetto delle disposizioni vigenti e delle direttive della regione Emilia-Romagna e del comune di Rimini, a cui ci atterremo senza voler prevaricare con decisioni autonome ruoli e competenze. Tutto questo per ribadire che l’ANA e i suoi associati si attengono alle disposizioni, anche le più dure, senza anticipare autonome decisioni come ogni buon cittadino dovrebbe fare. Permettetemi di ringraziare tutti i nostri volontari, la nostra protezione civile e sanità alpina che fin dal primo momento di questa emergenza della Covid-19 si sono messi a disposizione fornendo la loro preziosa opera a servizio e supporto delle varie necessità. Chiudo con un invito a tutti di fare la propria parte, sapendo rispettare ruolo e funzione, assicurando che da parte dell’ANA e mia in particolare sapremo prendere le decisioni di competenza in questa emergenza, con tempestività e nel rispetto delle disposizioni emanate. Auguro a quanti sono stati colpiti dalla Covid-19 una pronta guarigione, con un pensiero e una preghiera per quelli che purtroppo non ce l’hanno fatta.

Generale Sebastiano Favero

Presidente Associazione Nazionale Alpini

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