Laura Rogora, nuovo exploit. E Tokyo è vicina
Nelle magnifiche falesie di Ferentillo, a pochi chilometri dalla Cascata delle Marmore, la climber azzurra Laura Rogora ha dato spettacolo liberando un tiro che stava provando da tempo. “Corvo Morto”, così è battezzato, viene valutato dalla campionessa romana 8c+ duro o 9a soft. Dai futuri salitori ci si aspetta adesso una più approfondita valutazione. L’exploit in Umbria dimostra lo stato di grazia della Rogora, classe 2001, che al preolimpico di Tolosa (Francia), concluso nel mese di dicembre 2019, strappò la qualificazione per le olimpiadi di Tokyo. Il carnet si presenta gremito. Nel 2015 iniziò ad aggiudicarsi molte tappe degli Europei giovanili di arrampicata. Da quel momento, percepì che poteva sognare in grande. Nel 2016 fu medaglia d’oro ai Campionati del mondo giovanili e argento nell’edizione del 2018.
Le specialità di Laura, 40 chili di dinamite, sono la lead (classica salita su parete da 15– 25 metri in cui le difficoltà aumentano progressivamente fino alla cima, chiamata “ top”) e il boulder (l’altezza diminuisce, si parla di un percorso di 4 metri da portare a termine in capo a 5 minuti senza imbragature, e si esegue con movimenti limitati). “A Tokyo”, ha spiegato in un’intervista al Fatto Quotidiano del 9 marzo, “non ci saranno le discipline singolarmente ma una combinata di tre differenti percorsi, che prevede sia queste due prove, sia un’altra su cui ho iniziato ad allenarmi, chiamata speed, che è un’ arrampicata più facile nel percorso, ma dove conterà moltissimo la rapidità e la tecnica di esecuzione”. Malgrado l’ombra del coronavirus, il Comitato internazionale olimpico (Cio) non ha dubbi: i Giochi sono pronti e saranno un successo. L’avvio ufficiale è previsto per il 24 luglio, per un periodo di tre settimane, fino al 9 agosto. (Ser)
