Licheni, 118° volume: Bonatti, l’uomo e il mito
Con i 119 titoli in catalogo, “I Licheni” di Priuli&Verlucca sono considerati la prima, la più grande e la più importante collana letteraria italiana dedicata alla montagna. Da Reinhold Messner a Mauro Corona, da Edward Whymper a Riccardo Cassin, grandi nomi dell’alpinismo e del mondo alpino sono tra gli autori. Da giovedì 20 febbraio è in libreria “Walter Bonatti. L’uomo, il mito” di Roberto Serafin (174 pagine, 15 euro), centodiciottesimo volume della collana. Il libro ripercorre le tappe salienti della vita, anzi, delle tante vite di Bonatti che se ne è andato a 81 anni il 13 settembre 2011 suscitando ondate di commozione tra gli appassionati di montagna. Con il corredo di immagini inedite, con la presentazione di Alessandro Gogna e con le testimonianze di amici ed estimatori, emergono nel volume alcuni aspetti di una personalità sicuramente complessa e per certi versi tormentata. Perché Bonatti è stato, oltre che il protagonista di un alpinismo irripetibile, anche un caso mediatico, un polemista, un ecologista, un intellettuale autodidatta, un uomo socievole ma spesso inafferrabile. E di tutto questo l’autore ha voluto tenere conto, svolgendo un’indagine di tipo giornalistico senza condizionamenti di alcun genere. Il libro focalizza l’attenzione sulle ascensioni di Bonatti (in un paio di casi, purtroppo, accompagnate da drammi e tragedie che tanto hanno coinvolto l’opinione pubblica) e sui viaggi in capo al mondo per il settimanale Epoca che ancora continuano a farci sognare. In più, l’appassionato può consultare la cronologia dei giorni grandi di Bonatti e un minuzioso elenco delle scalate compiute dal grande alpinista ed esploratore.
Mezzo secolo di giornalismo, assiduo coordinatore a Milano, dove vive, del sito mountcity.it che state visitando, l’autore ha scritto in passato per Priuli&Verlucca “Samaritani con la coda” (2005 con Laura Guardini) e “Nel regno dell’altezza” (2007). Questo libro su Bonatti, la cui prima versione è stata data alle stampe in un’altra collana pochi mesi dopo la sua scomparsa, è ora in libreria con un nuovo capitolo e con altri significativi particolari nel frattempo emersi della sua vita avventurosa. Va precisato che, al suo apparire nel 2012 per i tipi dello stesso editore, il volume era stato accolto da ampi consensi con due tirature, un premio al concorso “Leggimontagna” promosso dal Club Alpino Italiano e una traduzione in Francia da parte di Glénat (Walter Bonatti, de l’homme au mythe). A Bonatti l’autore, al quale vanno attribuite le due foto qui pubblicate, scattate in occasione di un’ascensione sulle Grigne, è legato dal ricordo di alcune stupende giornate trascorse in montagna ad arrampicare, camminare, conversare piacevolmente in compagnia di comuni amici e, ma sì, anche a banchettare in letizia. Ricordi incancellabili che riaffiorano qua e là nel libro.
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Complimenti Roberto, bei ricordi.