Val Grande, ciak a impatto zero
Un film girato a impatto zero, in appena sette giorni nel mese di agosto 2019 con due iPhone di ultima generazione, in Val Grande, 152 km quadrati di natura selvaggia al confine tra il Piemonte e la Svizzera. E’ un’opera sperimentale e originale “A riveder le stelle”, realizzata con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte doc Film Fund. Ridotto al minimo lo staff, un gruppo di otto persone, compresa la troupe, con l’epidemiologo Franco Berrino, direttore del Dipartimento di Medicina Preventiva e Predittiva dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.
Del cast fanno parte l’attore, alpinista e scrittore Giuseppe Cederna e l’attrice Maya Sansa (nella foto). Nel film Berrino coglie l’occasione per mettere in pratica le regole per liberare energia vitale e raggiunge una condizione esistenziale di leggerezza. Come? Intraprendendo un percorso che passa necessariamente anche attraverso l’alimentazione. “La leggerezza non è solo questione di peso corporeo e di massa grassa”, spiega l’esperto nel suo libro “La via della leggerezza” (Mondadori), scritto assieme allo scrittore Daniel Lumera, riferimento internazionale della meditazione, “si tratta piuttosto di una condizione esistenziale che coinvolge mente, cuore e spirito. Una leggerezza che permette all’entusiasmo, alla passione, alla gioia e all’amore di manifestarsi liberamente”.
“A riveder le stelle”, realizzato da Emanuele Caruso, sarà nelle sale dal 5 marzo. Viene presentato in anteprima a Domodossola il 28 febbraio dal Servizio Promozione, Conservazione, Ricerca e Divulgazione della Natura dell’Ente Parco Nazionale Val Grande.
Qui il trailer di “A riveder le stelle”
