Biella città creativa. Esulta anche Quintino

Esulta anche Quintino Sella nel suo empireo alla notizia che Biella, la sua Biella, ora fa parte del Network “Città creative Unesco”. Il riconoscimento riguarda l’industria tessile. Ma Biella, come spiega il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella Franco Ferraris, “ha davvero grandi potenzialità non solo nel campo della creatività tessile, poiché il territorio è ricco di bellezze che l’ingresso in questo network permetterà di valorizzare e far conoscere”. Le città che fanno parte della rete provengono da tutti i continenti e regioni con diversi livelli di reddito e popolazioni. Lavorano insieme per una missione comune: porre la creatività e l’economia creativa al centro dei loro piani di sviluppo urbano per rendere le città sicure, resistenti, inclusive e sostenibili, in linea con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile.

Nei comunicati diramati dalla Regione Piemonte non si fa però cenno al fatto che in questa città, nel 1860 e rotti, lo statista Quintino (nella foto di apertura la sua statua al torinese parco del Valentino) concepì la creazione del Club Alpino Italiano. Lo facciamo presente noi in questo nostro “ blog à porter” non senza rammentare ai distratti che qui i fratelli Sella hanno altresì concepito importanti conquiste alpinistiche e che da questa città Vittorio Sella è partito per recarsi in terre lontane con il suo banco ottico allo scopo di fissare sulla lastra al collodio le più belle immagini di montagne che si siano mai viste.

Infine la creativa Biella è nota agli amici della montagna per avere dato i natali nel 1987 all’associazione Mountain Wilderness, ed è a Biella che due anni fa se ne è celebrato il trentennale. Più creativa di così!

A sinistra Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, festeggia con le autorità cittadine il riconoscimento a Biella dell’Unesco.

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