Corona e l’odiosamata “Bianchina”

“Tutto uno scambio di pucci pucci e cippa lippa, roba che Zinga e Di Maio sono due dilettanti”. Lo segnala in modo appropriato Nanni Delbecchi sul Fatto Quotidiano del 12 settembre. Lei è Bianca Berlinguer, lui Mauro Corona alla ripresa di “Cartabianca” su Raitre, dove Corona è da tempo ospite fisso. Dopo le baruffe, le ripicche, le minacce e le rotture, tra la condutrrice e il rustico alpinista scrittore e scultore di Erto è dunque scoppiata la pace. Ma durerà? I battibecchi, si sa, fanno aumentare lo share, dunque… “Dal canto suo”, osserva ancora Delbecchi, “Corona ha vinto al superenalotto dell’opinionismo. Dice due banalità sul governo, lancia i suoi appelli in favore del Corpo Forestale senza più indossarne la divisa (deve avere capito che non porta benissimo), cita Borges a capocchia e passa a incassare il gettone di presenza. Chiamalo scemo. L’uomo che ha fatto per il valpolicella più di quanto Salvini ha fatto per il mojito è l’immagine plastica di come è ridotto lo scrittore al giorno d’oggi, o fai il buffone in video o accontentati del Festival di Mantova. Resta il fatto che Salvini e Di Maio non sono tornati insieme, Corona e Berlinguer sì, e questo dimostra che c’è solo una cosa più finta della politica: la Tv”. Unica attenuante per Corona: le alte tirature dei suoi libri gli consentono di prendersi tutte o quasi le licenze che desidera, con o senza l’odiosamata “Bianchina” (Ser)

Un pensiero riguardo “Corona e l’odiosamata “Bianchina”

  • 14/09/2019 in 10:35
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    Eh sì ! E’ quasi una moda quella di riciclarsi. MESSNER DOCET !

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