Lagorai, montano le polemiche. E Messner interviene

“Translagorai, si di Messner”, titola domenica 18 agosto il Corriere del Trentino. “Quando sente la parola TransLagorai, il re degli Ottomila mette subito in chiaro da che parte sta”, spiega con sussiego il quotidiano. E questa estate Messner molto si è speso per definire la sua posizione in vari campi. Il suo “nein” è risuonato forte e chiaro per il concerto di Jovanotti a Plan de Corones. In compenso il suo “si” ha premiato i fautori della promozione del Monte Bianco a patrimonio dell’umanità. E sempre a proposito del Monte Bianco, Messner ha fatto sapere di essere convinto da tempo che la montagna non regge più la massa enorme di gente, spesso impreparata, che la vuole salire. “Si” dunque alla decisione francese di limitare l’accesso per aumentare la sicurezza.

Non c’è dubbio che i “si” di Messner, amplificati dalla sua corte di corifei, facciano notizia anche se non sempre arrivano nelle colonne dei giornaloni. Ha suscitato un certo effetto che Messner si sia collocato tra i favorevoli anche nel contestato progetto di riqualificazione del trekking del Lagorai (coinvolte sette malghe) che attraversa la catena montuosa del Trentino orientale (la proposta è al centro, da un anno, di aspre polemiche in particolare per la destinazione di malga Lagorai). “Dove ci sono delle malghe, che venivano utilizzate anche in passato dagli allevatori e dai contadini per andare a lavorare”, ha spiegato Messner al giornalista del Corriere del Trentino, “l’uomo ha il diritto, anche oggi, di portare avanti un certo tipo di turismo, di potersi muovere, di lavorare, di promuovere dei trekking”. A un patto, secondo il re degli Ottomila: di non toccate le cime, di non snaturarle con le ferrate. Nodo del contendere, in particolare, la riqualificazione di malga Lagorai, edificio affacciato sull’omonimo lago, e le modalità della sua apertura a punto di ristoro. Ma anche la sua vicinanza all’area sciistica del Cermis.

Di diverso parere sono le migliaia che in Trentino aderiscono a un gruppo Facebook creato ad hoc e hanno sottoscritto una lettera contraria alla trasformazione di Malga Lagorai in un ristorante-rifugio, finalizzata presumibilmente all’espansione del parco-giochi che si sta costruendo intorno al Cermìs. Non passa giorno senza che altri intervengano in difesa della naturalezza del Lagorai come segnala cortesemente Ruggero Vaia (malga.lagorai@virgilio.it) da Cavalese. Rileggiamo qualche lettera. “Il Lagorai é rimasto una delle poche mete per escursioni estive. Le Dolomiti sono inavvicinabili da giugno a settembre per la quantità di gente presente”, scrive Maura in una lettera. Daniele di Trento aderisce in pieno a quanto esposto nella lettera citata. Marisa comunica che intende associarsi, sia pure in ritardo, ai contenuti della lettera sulla Sat e sottoscriverla. “Niente speculazioni sul Lagorai; teniamocelo stretto cosi com’è”, scrive Paolo di Rovereto. Duro il giudizio di Fabio sulla Sat “che si è prestata a fare da stampella allo sfruttamento turistico a favore di privati”. Cinzia ribadisce che il Lagorai “va preservato contro gli interessi miopi di pochi, la natura è un bene comune e pertanto da preservare e proteggere”. E ancora. “No al luna park sul Lagorai”, scrive Giampietro, mentre Luigino dice categoricamente basta “alla politica schiava dell’economia che se ne infischia della salute ambientale e dei cittadini in barba all’Agenda 2030, agli accordi di Parigi, alla ‘Laudato sì’, al buon senso e alle evidenze”. Come dargli torto? (Ser)

 

3 pensieri riguardo “Lagorai, montano le polemiche. E Messner interviene

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  • 19/08/2019 in 16:20
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    Ero a conoscenza di questa insana dichiarazione. Specialmente rilasciata da Messner. Questa persona che in ogni modo ha fatto storia per le sue imprese alpinistiche, ha scelto un’altra vita. FARE L’IMPRENDITORE! Ormai è regista, scrittore, esploratore, progettista e gestore museale, parlamentare, opinionista, contadino di montagna, gestore di maso. Con la montagna oggi è un ribelle, non sempre è coerente con le sue idee. E’ l’ambiente che deve sottomettersi ai gusti dell’uomo. Chissà, perché sta facendo questa scelta!

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  • 18/08/2019 in 23:09
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    Messner ha da tempo trasformato le sue incontestabili imprese alpinistiche in un semplice brand commerciale.
    Come i vecchi che vivono ancorati a ciò che erano e più non saranno ,ha preso il vizio di sentenziare su tutto,senza approfondire ed in modo molto autoreferenziale.
    Come altri imprenditori cavalca le convenienze politiche o economiche che al momento più gli appaiono favorevoli per i suoi interessi.
    Peccato perchè ha ancora la responsabilità di essere visto da molti come figura autorevole;peccato perchè altri grandi uomini di montagna hanno mantenuto molta più dignità e coerenza quando età o altro hanno impedito loro di mantenere i livelli tecnici di un tempo.
    Messner è stato un grande alpinista ed un grandissimo narciso;le sue sentenze sempre categoriche nascondono probabilmente l’ambiguità che spesso lo ha accompagnato

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