Scoramento fuori… dal coro
Ci sarebbe poco da festeggiare e molto da riflettere su due eventi che in questi giorni hanno per teatro le nostre montagne. Per quanto riguarda il riconoscimento dell’Unesco alle Dolomiti quale Monumento del Mondo, l’iniziativa, secondo i protezionisti sudtirolesi (Dachverband) e l’associazione Mountain Wilderness, in dieci anni si è tramutata in strumento di puro marketing. Ma poco da festeggiare ci sarebbe anche per l’assegnazione dei Giochi olimpici invernali 2026 a Cortina e Milano. “Il nostro ribadito NO alle olimpiadi sulle Alpi e specialmente in Italia non è preconcetto”, viene spiegato in un comunicato diramato il 25 giugno dal Consiglio direttivo di MW, “Come avvenuto con i mondiali di sci alpino del 2021 a Cortina d’Ampezzo, i grandi eventi sportivi diventano occasioni di speculazioni. A Cortina è già stato annunciato il folle collegamento Cortina-Monte Civetta oltre a quello verso Badia. Si preannuncia la distruzione definitiva degli ambienti più fragili e strategici delle Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO. Inoltre il mondo affamato di autostrade è pronto a chiedere il prolungamento della A 27 verso l’Austria: la massa di persone che invaderà le nostre Alpi è insostenibile per un ambiente così fragile. Si è perso ogni riferimento al limite e alla cultura. Il CIO non avendo alternative (la candidatura della Svezia era oltremodo debole) ha scelto. Non certo con entusiasmo”.
Di “scoramento fuori dal coro” che lo attanaglia parla Carlo Alberto Pinelli, accademico del Cai e presidente onorario di Mountain Wilderness Internazionale. Uno scoramento che lo ha assalito leggendo l’entusiasmo monocorde (e a suo dire disinformato) della stampa italiana a proposito dell’assegnazione delle Olimpiadi invernali. “Non ho difficoltà ad affermare”, spiega Pinelli, “che non mi schiero solo contro le Olimpiadi di Milano-Cortina. Sono contro qualsiasi Olimpiade, così come quei giochi sono stati ridotti dall’avidità consumistica e dalla spettacolarizzazione più becera, in totale disprezzo per il significato della montagna e dei suoi valori. Considero fortunati gli Svedesi che sono stati risparmiati. Ne gioirà Greta”.
“Cortina”, osserva ancora Pinelli, “ha ottenuto il ‘privilegio’ di ospitare i giochi invernali sventrando quanto ancora sopravviveva del suo mantello forestale, ampliando piste, livellando scomodi dossi, potenziando gli impianti a fune, aumentando il carico di energia elettrica necessaria per i cannoni spara-neve. Il grande Luna Park è pronto e attende gli atleti e il folto pubblico. Buon pro gli faccia! Ma dove è finito il rispetto per la natura? Cosa resterà quando quel breve tsunami di sgangherata euforia sarà alle nostre spalle? Per capirlo basterebbe visitare le cattedrali nel deserto che sorgono nelle valli del Piemonte, vittime dei precedenti giochi. Mi auguro che l’UNESCO, grazie alla quale le Dolomiti – Cortina inclusa – sono state nobilitate a Monumento del Mondo, esprima a chiare lettere la propria contrarietà. Ma so che non accadrà. Purtroppo”. (Ser)
Tutto vero. Pienamente d’accordo. Quante associazioni ambientaliste ( 80), si schiereranno a favore di questa critica costruttiva? E i 320mila soci del CAI, cosa pensano?