Turismo cafone. Al Sorapis interviene la polizia
Preoccupa in questi giorni l’enorme afflusso di turisti all’incantevole lago del Sorapis, sopra Cortina d’Ampezzo, dove è iniziata la stagione del rifugio Vandelli del Cai. L’anno scorso si sono contate migliaia persone attratte dalla possibilità di balneazione in queste acque dal colore verde intenso e l’impatto è stato enorme e purtroppo spiacevole. Risultato? Alla fine dell’estate diciotto materassini gonfiabili abbandonati dai turisti sono stati recuperati assieme con un’enorme quantità di rifiuti di ogni genere compresi avanzi di grigliate, carta igienica e fazzoletti di carta in quantità. Come annunciano il 13 giugno le pagine bellunesi del Gazzettino sono ora al vaglio contromisure senza precedenti. Contro il turismo cafone che imperversa qui e in altre aree delle Dolomiti nonostante le timide campagne del Cai, spunta l’ipotesi di pattugliamenti da parte della Polizia di Stato. Il problema è che urgono ordinanze, mancano cioè quei provvedimenti che ragionevolmente andavano fatti fin dalla scorsa stagione. Senza i quali non hanno senso gli interventi dei tutori della legge.
Fatto gravissimo, oltre a mancare un divieto di balneazione, al Passo Tre Croci dove parte il contorto sentiero che conduce in un paio d’ore al rifugio Vandelli, la sosta dei veicoli non è ancora regolamentata. Intanto in collaborazione con il MUSE di Trento è annunciata un’analisi accurata delle conseguenze dell’impatto dell’uomo sulla qualità delle acque del laghetto che condivide i suoi problemi con altri incantevoli specchi d’acqua delle Dolomiti. Provvedimenti sono stati presi per regolamentare l’afflusso al lago di Braies in val Pusteria trasformato in un hotspot turistico, perché al pari del lago Sorapis molti ospiti comunicano autonomamente questa località attraverso i propri canali con le modalità tipiche degli influencer, postando foto in tempo reale e attirando così nuovi visitatori.
“Il nostro compito è occuparci di questi hotspot e proteggerli, conservarli, mantenendoli al contempo vitali e attrattivi. Ciò è possibile solo con un gioco di squadra fra tutti gli attori del territorio: Provincia, Comune, partner turistici”, sottolinea il sindaco di Braies Friedrich Mittermair che ha ordinato per cinque ore al giorno la chiusura della strada che sale dalla Pusteria. Secondo i canoni del marketing online, il lago di Braies si trova sempre in testa alle classifiche di popolarità nei siti come Tripadvisor e Holidaycheck ma anche sui social media come Instagram. La sfida è gestire questa visibilità invitando a usare i mezzi pubblici per raggiungere il lago oppure recarsi lassù in bici o a piedi. E, soprattutto, comportarsi da persone educate. (Ser)