Metamorfosi sociale nella “valle veloce”
A Mezzenile (TO), Borgo del castello Francesetti, sabato 22 giugno 2019 alle ore 17 Pierangelo Cavanna, storico della fotografia, presenta “La valle veloce”, 139° volume della collana della Società Storica delle Valli di Lanzo (208 pagine, 158 illustrazioni). Ne sono autori Bruno Guglielmotto-Ravet e Veronica Lisino. Riguarda la Centrale elettrica di Funghera e la Ferrovia Lanzo-Ceres nel territorio e nel paesaggio con fotografie che documentano le trasformazioni nel periodo 1898-1916 lette attraverso alcuni consistenti fondi fotografici. È la montagna che si vota all’industria quella che viene meticolosamente documentata, innescando una metamorfosi sociale. Nel 1898-1899 fu realizzata la Centrale elettrica di Funghera (Germagnano) e nel 1916 la ferrovia raggiunse Ceres. Le immagini mostrano ogni fase della costruzione e gli interessanti aspetti architettonici; relazionano anche su come l’ambiente venne modificato e adattato alle nuove esigenze produttive e di trasporto.
Michele Vietti, presidente della Società Storica delle Valli di Lanzo, nella presentazione al libro scrive: “La valle veloce è insieme testimonianza di un passato di cui andare orgogliosi come valligiani e ragione di speranza per un futuro in cui quelle virtù di intraprendenza, ingegno, innovazione che segnarono il passaggio tra i due secoli scorsi possano riscattare le odierne difficoltà socio-economiche del nostro territorio. Strade ferrate, centrali idroelettriche, opifici, cartiere, alberghi, turismo divennero in pochi decenni un propellente straordinario per il progresso di una terra che scoprì una inattesa vocazione industriale. L’orologio delle Valli di Lanzo prese a correre, trascinando nella sua corsa manovalanze, imprenditori, enti locali, rappresentanze politiche. La gara a fare presto, superando ostacoli logistici e carenze di materia prima, produsse una trasformazione non solo economica del tessuto produttivo ma anche sociale e culturale”.

La montagna dell’elettricità e del vapore è l’argomento del saggio di apertura di Bruno Guglielmotto-Ravet. Come fu possibile trovare un equilibrio tra industrializzazione e turismo che, lungi dall’essere vissuti come antitetici, trassero ciascuno nuova forza dalla crescita dell’altro? Ripercorrendo la nascita degli stabilimenti della Cartiera di Germagnano (1870), del Cotonificio di Pessinetto (1886), dell’opificio Remmert e Sottocornolo a Lanzo (1892) e del Cotonificio di Lanzo (1901), l’autore inserisce l’edificazione della Centrale di Funghera (1898-1899) e il prolungamento ferroviario da Lanzo a Ceres (concluso nel 1916) quali elementi portanti e imprescindibili a sostegno delle imprese locali.
Nel capitolo “Cantieri di fotografie. La fotografia come rappresentazione del territorio in trasformazione”, la storica della fotografia Veronica Lisino, ambienta a sua volta il prezioso materiale raccolto nel libro – oltre 150 immagini, perlopiù inedite – nel contesto più ampio della fotografia di cantiere, utile a ricostruire epoca e fasi di anni in cui il Futurismo spingeva alla velocità e all’innovazione industriale, con la consapevolezza che il documento fotografico avrebbe testimoniato “l’impresa”. Il corposo apparato iconografico è, infatti, un racconto visivo del fervore imprenditoriale che animò le valli lanzesi in quegli anni, unitamente alla costruzione di grandi alberghi e importanti ville. In appendice al libro uno scritto di Marino Ravani (“Cento anni dopo. Le stazioni della Lanzo-Ceres fotografate da Giorgio Cravero”) presenta le immagini realizzate dal fotografo nel 2010 e costituenti la mostra che correla il libro edito dalla Società Storica delle Valli di Lanzo con il supporto dell’Istituto del Chiosèt Rotary Club Ciriè Valli di Lanzo.
Per informazioni: Società Storica delle Valli di Lanzo
presso Biblioteca Civica, via San Giovanni Bosco 1, 10074 Lanzo Torinese (TO)
Tel. 335.7046164 / info@societastorica-dellevallidilanzo.it
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