Centocinquant’anni dopo sul Cistella
Centocinquanta anni sono trascorsi da quando 14 soci fondatori si lanciarono nella sfida di costituire un gruppo Cai tra le valli dell’Ossola. Erano guidati dall’ingegnere Giorgio Spezia di Piedimulera, uomo di fiducia di Quintino Sella. Tra i presidenti ci fu nel 1909 anche l’avventuroso Luigi Amedeo di Savoia duca degli Abruzzi, nipote della regina Margherita. “Fu la classe dirigente ossolana a fondare la sezione di Domodossola”, ricorda Vittorio Giovangrandi, tesoriere e socio Cai da 58 anni, nel dare l’annuncio delle celebrazioni l’8 marzo 2019 nelle pagine de La Stampa. “A quel tempo”, spiega Giovangrandi, “il Cai era un club d’élite: chi poteva permettersi di fare alpinismo non erano certo quelle persone che vivevano quotidianamente la montagna come fatica. Successivamente Domodossola seppe inglobare l’esperienza del Seo, la Società Escursionisti Ossolani, più vicina al popolo”.

Tra i principali artefici della “succursale”, termine poi andato in disuso (oggi la sezione conta 800 soci), risultano Gian Domenico Ferrari, studente rosminiano di Domodossola, ed Ettore Allegra, anch’egli ossolano, laureatosi in Legge all’università di Torino. Come risulta dagli annali, il 1902 fu un anno importante. Venne inaugurato il rifugio sul monte Cistella che in seguito prese il nome del cavalier Giovanni Leoni conosciuto con il nomignolo di Torototela. Leoni, politico ossolano, volle fortemente quelle quattro mura di pietra nella sua veste di presidente del Cai e di appassionato cultore della storia delle sue montagne da lui stesso raccontate in versi nelle bellissime e oggi introvabili “Rime ossolane”.

Sul Cistella, che domina le valli Antigorio e Divedro e da cui lo sguardo spazia su tutta l’Ossola e oltre, la figura del cavalier Leoni sarà ricordata nell’estate 2019 come si conviene per questo fiero ossolano fondatore, tra l’altro, della Pro Devero per la difesa e la valorizzazione della meravigliosa e oggi più che mai protetta area delle Alpi Lepontine. La regia dell’evento in programma non può che essere affidata al cavalier Graziano Biancossi di Viceno, presidente degli Amici del Cistella. Fu Biancossi a prodigarsi nel 1983 nel recupero della piccola struttura così come da anni si dedica con passione alla raccolta e alla conservazione delle testimonianze di usi e costumi della sua gente. Cistella a parte, gli eventi celebrativi sono già iniziati. Il 12 aprile Paolo Pozzo, presidente del Cai Seo di Domodossola, tiene a sottolineare che è una data sicuramente da segnarsi: viene presentato il libro sulla romanzesca storia della “succursale” di Domo dove in ottobre sarà ospitata l’assemblea regionale Cai Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta. I soci sono tutti impegnati nel corso dell’estate: escursioni e incontri si susseguiranno per le celebrazioni che culmineranno il 27 dicembre, quando verrà posata una targa su un edificio di via Galletti, nel centro della città. Fu quella la prima sede del Cai.(Ser)
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