Il Cai scala la montagnetta
In occasione della rassegna Milano Montagna la Sezione di Milano del Cai annuncia per sabato 27 ottobre 2018 in mattinata l’inaugurazione del sentiero MI01 al Monte Stella cui farà seguito un’esercitazione di orienteering e nel pomeriggio di nordic walking. Il percorso viene presentato dagli ideatori come il primo tratto di un progettato sentiero urbano/storico. Il sentiero, a quanto si apprende, è stato tracciato dai ragazzi dell’Alpinismo giovanile. Una bella iniziativa, questa del Cai Milano, che rende omaggio alla storica “montagnetta” dei milanesi dove generazioni di atleti o aspiranti tali si sono allenati su e giù in vista di più impegnativi cimenti in montagna. Fa inoltre piacere sapere che siano i ragazzi a occuparsene, a farsi carico di questo storico montarozzo così bisognoso di attenzioni come lo è tutto il verde pubblico. Là sotto ci sono membra e ossa dei loro bisnonni travolti dai bombardamenti nella fase finale e più infuocata della seconda Guerra mondiale. La “montagnetta” è infatti costruita con le macerie prodotte dal conflitto che ha distrutto il 13% del patrimonio edilizio della città e tanti lutti si è lasciato dietro. E’ un bene, va ribadito, che ci sia anche il Cai a prendersene cura. Risale al 13 febbraio 2015 l’invito raccolto da MountCity a non alterare il verde del Monte Stella con inopportuni muri, totem, pareti, panchine in pietra annunciati nel Giardino dei Giusti. Il successivo 7 luglio 2015, “giò i man dalla muntagneta” è diventato lo slogan di un movimento di protesta guidato dal verde Enrico Fedrighini. Il movimento ricevette un importante imprimatur con un appello firmato da storici dell’arte, architetti, urbanisti intellettuali perché la montagnetta resti solo ricoperta di prati e alberi. Il Cai, salvo errori, rimase a guardare ma ora è un bene che continui a occuparsene attivamente.

Particolare importante. Dipanandosi sulle balze della montagnetta, il percorso ideato dal Cai – ammesso pure che ci fosse qualcosa da inventare in quell’intrico di vialetti ghiaiosi, tracce di sentiero, scarpatelle con i solchi delle mountain bike, praticelli risicati – permette di apprezzare la sapiente composizione della struttura fino a spaziare con lo sguardo sulla città in continua trasformazione. Su una di queste balze dal 2002 si è innestata l’iniziativa bellissima del citato Giardino dei Giusti. Per fortuna, come si è detto, si è evitata a furor di popolo una successiva pesante manomissione di tale giardino che avrebbe snaturato con una serie di strutture in cemento l’unitarietà dell’organismo Monte Stella. L’operazione ventilata incontrò la forte opposizione degli abitanti (più di mille firme) e di intellettuali ed esperti (oltre 230 firme). Per dire quanto questa montagnetta sia amata dai milanesi. (Ser)
