“Dolomiti open” per alpinisti speciali
“Dolomiti open” non è una semplice associazione sportiva, ma un “contenitore di progetti” in continua evoluzione. La definizione è del suo creatore e animatore, la guida alpina di Molveno (TN) Simone Elmi che quattro anni fa decise di dedicarsi all’accompagnamento dei disabili. Nel 2016 Elmi fondò questa associazione con i cui volontari, ogni anno, “apre” il Brenta ad alpinisti speciali. E’ stato così anche nel penultimo week end di agosto quando le guide alpine di Activity Trentino – un’altra sua organizzazione fondata nel comprensorio Andalo-Molveno – hanno accompagnato alcuni atleti disabili nella salta di tre vette. Un’iniziativa sostenuta dall’Azienda per il turismo di Molveno con altri sponsor.
Particolarmente impegnati in questa performance sono stati Michele Selva (sax soprano), Michele Lombardi (tromba) e Fabrizio Biordi (trombone) che domenica 22 luglio, alle prime luci dell’alba, hanno scalato rispettivamente Torre Prati, uno dei due “Gemelli” (entrambe ascensioni di 4°/5° grado) e la Vedretta degli Sfulmini per intonare alle 11 in punto l’Inno alla Gioia di Beethoven e l’Aria sulla quarta corda di Bach. Il pubblico ha partecipato all’evento salendo al rifugio Alimonta dove giungeva l’eco degli strumenti. Ma ciò che conta è che accanto a Selva e Lombardi, su Torre Prati e i “Gemelli”, hanno scalato anche Gianluigi Rosa (31 anni) e Kevin Ferrari (26 anni), entrambi con una gamba amputata a 17 anni per incidenti in moto. Sulla Vedretta degli Sfulmini si è invece arrampicato l’altoatesino Christian Lanthaler, classe 1966, una gamba persa a 5 anni in una puleggia per trasportare legna e 5 volte campione paralimpico di sci nautico. Infine, accompagnati dall’Azienda sanitaria di Bologna, su quelle rocce sono saliti quattro ventenni con disabilità psichica.
“In montagna”, spiega Elmi, “c’è chi arrampica, chi va su ghiaccio, chi si ferma al rifugio: non importa dove arrivi, quel che conta è superare ogni giorno il tuo limite. E proprio questo ha voluto simboleggiare il nostro concerto, un gioco di tre strumenti in dialogo da ognuna delle mete raggiunte dai ragazzi con disabilità”. Ogni anno Elmi organizza una scalata con modalità analoghe nei luoghi più significativi delle Dolomiti di Brenta. La musica accompagna questi momenti che ogni escursionista è invitato ad affrontare in base alle proprie capacità e i propri umanissimi limiti.
Per saperne di più
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