Carabinieri forestali in azione. Multe salate ai centauri

Sarà capitato anche a voi. Camminate in un bosco e alle vostre spalle avvertite un rombo lacerante. No, non è la motosega di un boscaiolo. Sul sentiero si avanzano in fila indiana due o tre motociclisti. Eppure pochi metri più in là è espresso, bene in vista sui cartelli, il divieto per i mezzi motorizzati. Un episodio del genere è capitato di recente a Toni Farina, esponente di Mountain Wilderness, che in FB racconta la reazione dei centauri alle sue giuste obiezioni. “Noi non disturbiamo nessuno… se incontriamo qualcuno ci fermiamo… anche noi abbiamo diritto di… in Italia ci sono cose ben peggiori”. “La diatriba escursionisti-motociclisti”, conclude Toni, “è una questione di lobby economica: quale conta di più? I camminatori o i rombanti?”. No, con tutto il rispetto per le altrui opinioni, è solo una questione di legalità e di civiltà.

Che fare allora? Per i “rombanti” si annunciano tempi duri visto che un Comando Unità per la Tutela Forestale, Ambientale e Agroalimentare Carabinieri è stato istituito dal vituperato Governo Renzi sotto l’egida del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. E’ arrivato dunque il momento che la dovuta sorveglianza sia esercita nel meraviglioso patrimonio boschivo di cui disponiamo, che si ponga fine a un impunito assalto motorizzato. La notizia è recente. i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Ceppeto, nel Comune di Sesto Fiorentino, hanno notificato un verbale di 2000 euro a un gruppo di centauri sorpresi con le moto enduro, in una porzione di territorio “ad alta inclinazione turistica”, legata alla vicinanza con il monastero di Montesenario e alla frequentazione dei percorsi naturalistici circostanti (è nota la “via degli Dei”).

No, non se ne può più di questi incontri nei boschi con gente incivile che, avendo acquistato una motocicletta, pensa di poterla usare dove e come gli pare. Prendergli la targa, fotografarli (a nostro rischio e pericolo, considerate le loro prevedibili reazioni) e poi denunciarli ai carabinieri forestali è ciò che occorre fare. Dove? Ecco qualche indirizzo che può risultare utile.

Dislocazione dei Comandi Regione Carabinieri Forestale sul territorio

  • Comando Regione Carabinieri Forestale Piemonte
    Via Sebastiano Grandis, 14 – Torino – 011 5545711
  • Comando Regione Carabinieri Forestale Lombardia
    Via Vitruvio, 43 – Milano – 02 6709476-7-8-9
  • Comando Regione Carabinieri Forestale Veneto
    Via A. Fusinato, 42 – Padova – 049 8719977 – 049 8721071
  • Comando Regione Carabinieri Forestale Liguria
    Via XX Settembre, 28/nero – Genova – 010 5535199 – 010 5957780 – 010 580429
  • Comando Regione Carabinieri Forestale Emilia Romagna
    Via Silvani, 6 – Bologna – 051 5271
  • Comando Regione Carabinieri Forestale Toscana
    Piazza Thomas Alva Edison, 2 – Firenze – 055 3397811
  • Comando Regione Carabinieri Forestale Umbria
    Via Benedetto Bonfigli, 16 – Perugia – 075 5720309
  • Comando Regione Carabinieri Forestale Marche
    Via C. Colombo, 106 – Ancona – 071 99497
  • Comando Regione Carabinieri Forestale Lazio
    Via del Pescaccio, 96/98 – Roma – 06 51687438
  • Comando Regione Carabinieri Forestale Abruzzo e Molise
    Via delle Fratte Snc – L’Aquila – 0862 42890-428917
  • Comando Regione Carabinieri Forestale Campania
    Via A. Vespucci, 174 – Napoli – 081 5530728
  • Comando Regione Carabinieri Forestale Puglia
    Lungomare Nazario Sauro, 45 – Bari – 080 5545411
  • Comando Regione Carabinieri Forestale Basilicata
    Via Rio Freddo – Potenza – 0971 4709 72-76-78
  • Comando Regione Carabinieri Forestale Calabria
    Via dei Bianchi, 2 – Reggio Calabria – 0965 812555-6-7
  • Incontro ravvicinato nei sentieri della foresta di Foppiano (Crodo) dove vige il divieto di transito. Nella foto sopra il titolo (da Facebook) i carabinieri forestali fermano un gruppo di centauri a Montesenario (Firenze).

2 pensieri riguardo “Carabinieri forestali in azione. Multe salate ai centauri

  • 27/04/2018 in 14:49
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    Finalmente qualcosa comincia muoversi. Se esiste un divieto è giusto che chi ne ha l’autorità, lo faccia rispettare. per fare in modo che gli appassionati di “motoescursionismo” possano dare sfogo alla loro passione, sarebbe opportuno che, oltre ai divieti, ci siano anche itinerari a loro dedicati, stante la difficile convivenza con gli escursionisti. Sono del parere che, con un minimo di buona volontà, si possa trovare un punto d’incontro.

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    • 08/01/2022 in 14:37
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      Finalmente i boschi devono essere degli spacciatori di fumo e coca non dei cittadini in moto che pagano le tasse e assicurazione come è giusto andare in macchina al telefono le moto sono il meno dei mali quelli a piedi che buttano bottiglie e mozziconi a quello va bene
      Italiano ignorante arrogante e basta i ciclisti devono avere assicurazione obbligatoria ma dove siamo per farvi capire bisogna copiare dagli americani………..

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