Montagna e dispersione scolastica al Gratosoglio

Portare i ragazzi in montagna, un posto dove molti di loro non sono mai stati, per creare un’esperienza che sia di stimolo personale anche alla crescita interiore e non solo all’istruzione. E’ questo da tre anni al quartiere milanese Gratosoglio l’impegno del progetto Quartieri in Quota in collaborazione con le associazioni Attraverso la Montagna, Piccolo Principe e l’appoggio dell’associazione Quartieri tranquilli, del Collegio guide alpine Lombarde, del Club Alpino Italiano e di mountity.it, il sito che offre una visione tra zero e ottomila della montagna. I progetti sono molto articolati su varie fasce d’età che toccano ragazzi dai 9 anni fino ai 15 anni. I ragazzi della scuola secondaria di primo grado del plesso Arcadia scoprono le terre alte frequentando il primo triennio a indirizzo “Ambiente e montagna” che prevede lavoro interdisciplinare, interventi in aula e almeno quattro uscite annuali. L’educazione all’ambiente si accompagna al rispetto del mondo inteso nella sua globalità (mondo minerale, mondo vegetale, mondo animale). Argomenti a margine ma non meno importanti sono l’alimentazione, la conoscenza della propria corporeità e delle proprie emozioni rispetto allo stare in uno spazio assieme agli altri, il lavoro sulle regole della montagna come regole di vita.

Dalla seconda media si inizia a lavorare anche sulla presa di coscienza di aspetti soggettivi rispetto alla crescita di ogni ragazzo. Quindi ognuno prende un impegno rispetto ai compagni e agli adulti (insegnanti e referenti del progetto montano). L’impegno economico è richiesto in gran parte alle famiglie laddove possibile. Vi è poi un contributo del Municipio 5 e dell’associazione alM.

Il tema della dispersione scolastica viene affrontato al quartiere milanese Gratosoglio con il contributo della Fondazione Mike Bongiorno.

Finanziato dalla Fondazione Cariplo e dalla Fondazione Vismara con un contributo delle famiglie, si sviluppa contemporaneamente nella primaria di Baroni (plesso dell’Arcadia) il progetto Pro-muoversi. Progetto pensato e condotto insieme all’associazione Piccolo Principe che apporta il suo contributo in zona 5 già dal 2004, grazie al centro diurno che sostiene i ragazzi nel supporto scolastico ed educativo. Il progetto ha come obiettivi principali il rafforzamento delle competenze necessarie nel passaggio alla scuola secondaria di primo grado, l’educazione ambientale, il vivere un’esperienza positiva in ambiente arrivandoci a piccoli passi con lavori in aula.

Oltre a questi progetti che vedono come obiettivo finale il tema della dispersione scolastica (l’insieme di comportamenti derivanti dall’ingiustificata e non autorizzata assenza di minorenni della scuola dell’obbligo) si è sviluppato da quest’anno un progetto annuale nella scuola popolare di Via Feraboli. Questo tema viene affrontato grazie alla Fondazione Mike Bongiorno e alla Fondazione Sicomoro. La scuola si occupa di accompagnare i ragazzi usciti dal normale circuito della secondaria di primo grado fino all’ottenimento della licenza media e di aiutarli nel percorso di orientamento per la scuola secondaria di secondo grado. Il progetto, che riguarda una ventina di ragazzi, si sviluppa in due classi significativamente denominate “Lascia o raddoppia” e “Rischiatutto”.

Nicolò Bongiorno incontra i ragazzi al quartiere Gratosoglio (ph. Serafin/MountCity)

Figure educative all’interno della scuola svolgono supporto di tutoraggio durante le lezioni e garantiscono il necessario collegamento tra famiglia, scuola e ragazzi seguendoli in tutto ciò che riguarda problematiche urgenti o di crescita. Il progetto in questo caso vede i ragazzi approcciarsi all’arrampicata su roccia, attività fortemente educativa che mette in gioco vari aspetti della persona quali limiti e punti di forza di ognuno, fiducia tra persone coetanee e tra diverse generazioni, possibilità di affrontare il senso di paura grazie alla forza del gruppo, etc. Il lavoro viene sviluppato da un educatore di Attraverso la Montagna e da una guida geologo. Rocce e minerali, per comprenderne la differenza e la consistenza, vanno toccati con mano. Su una cartina della Lombardia vengono individuate le due mete delle uscite in ambiente con lavoro su orientamento. Si collegano luoghi e rocce inerenti ai luoghi dove i ragazzi cammineranno ed arrampicheranno. Il lavoro in palestra riguarda equilibrio, spostamento in orizzontale sulle spalliere, spostamento in avanti usando i quattro arti, spostamento nello spazio (bendati e con indicazioni date dal compagno/a). S’insegna a conoscere il materiale d’arrampicata e i passi base per arrampicare (nodi, messa in sicurezza, calata, etc). Le uscite in ambiente sono previste in Valsassina e Val di Mello dove i ragazzi compiono esperienze sulla base degli insegnamenti ricevuti in aula.

http://www.quartieriinquota.it

http://www.alm-onlus.org

http://fondazionemike.it/

I ragazzi della scuola secondaria di primo grado del plesso Arcadia scoprono le terre alte frequentando il primo triennio a indirizzo “Ambiente e montagna”. Qui una lezione di arrampicata  in Val di Mello con la guida alpina Valentina Casellato (ph. Serafin/MountCity)

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