Bozzetto, la montagna spiegata con i cartoon

Per Quark e Superquark furono realizzati 45 disegni animati per un totale di 7 ore di trasmissione.

Meccanica quantistica, relatività, entropia, superconduttori, embriologia, ingegneria genetica: è piuttosto ampio il campo degli argomenti che Piero Angela ha potuto illustrare agli spettatori di Quark e Superquark grazie ai disegni animati di Bruno Bozzetto. Il famoso divulgatore televisivo ha recentemente incontrato dopo tanti anni Bozzetto sul video a GiovedìScienza. Si sono abbracciati da vecchi amici. Entrambi sono, tra l’altro, appassionati di montagna. Piero Bianucci nel corso della trasmissione ha introdotto il libro autobiografico di Angela “Il mio lungo viaggio” (Mondadori, 224 pagine, 19 euro) in occasione della giornata speciale che ha visto Torino conferire al giornalista la cittadinanza onoraria. E qui, tra gli storici e più importanti collaboratori è apparso sul palco Bozzetto che, nonostante i quasi ottant’anni, svolge un’intensa attività: tra i suoi impegni nel 2018 c’è anche una graphic novel di 250 pagine con Supervip e Minivip, due personaggi da lui creati.

Bruno Bozzetto incontra Piero Angela a “GiovedìScienza”. Nell’immagine sopra il titolo una sua vignetta sui pericoli della montagna.

Come Bozzetto sia entrato nella factory di Angela alla fine del 1980, il giornalista lo racconta nel citato libro autobiografico. “Lo invitai a illustrare un mio articolo scritto per La Repubblica e intitolato ‘Quanto petrolio consuma il filosofo’. Il filosofo infatti non produce cibo, né oggetti, né servizi. Egli pensa. Ma per poter pensare deve avere dietro di se una lunga catena energetica che lo sorregga. Ne uscì un bellissimo disegno animato. E fu l’inizio di una lunga collaborazione”. Nel corso degli anni Bozzetto realizzò per Quark ben 45 disegni animati di 8-10 minuti ciascuno (cioè in totale quasi 7 ore, l’equivalente di quattro film). Un lavoro da certosini, perché ogni fotogramma doveva essere colorato a mano (e in ogni secondo ci sono 25 fotogrammi!). Contemporaneamente Bozzetto mise la sua penna a disposizione del mondo della montagna illustrando, in una serie di vignette per il Soccorso alpino, come evitare, se possibile, di mettersi nei guai. “Utilizzammo i disegni animati anche per spiegare temi complicati quali l’integrazione europea e l’economia”, racconta ancora Angela. “Bozzetto mi disse che quando riceveva i miei testi ripiegava la metà del foglio per non essere influenzato dalle vignette che io stesso abbozzavo e che quando le confrontava con le sue risultavano all’80 per cento uguali”. Bozzetto ha anche messo in guardia sulle insidie che si nascondono nell’andare in montagna, ha raccontato gli aspetti più ridicoli e incongruenti dello sci (sua grande passione). E anche per questo aspetto della sua attività di divulgatore noi appassionati di montagna non possiamo che essergli grati.

PS. Il rapporto talvolta perverso tra l’uomo e la montagna avrebbe più che mai bisogno di essere utilmente rappresentato nei cartoon di Bruno Bozzetto, così sollecito in passato con le sue vignette nel fornire consigli per l’uso quando saliamo in quota. Per farci capire dove sbagliamo, per evitare di essere preda della grande ossessione che l’alpinismo, specialmente quello himalayano, può rappresentare quando degenera. Il caro Bruno sa scrutare come pochi nelle aberrazioni del nostro modo di vivere, basti pensare alla serie dei cartoon sul Signor Rossi vittima della sua arrogante dabbenaggine anche quando calza gli sci. Un esempio? Nel suo film “Vip, mio fratello superuomo” gli operai di un’azienda vengono inceneriti quando scade il tempo fissato per la loro permanenza nelle toilettes. Non vi pare che vi sia qualche attinenza con l’iniziativa di Amazon che in questi giorni ha rilasciato due brevetti per un sistema di braccialetti in grado di monitorare se le mani dei dipendenti si stanno muovendo nel posto “corretto” durante il lavoro? Mezzo secolo fa, in pieno Sessantotto, questo impareggiabile maestro del cinema di animazione tanto amico della montagna aveva visto giusto su come si stavano mettendo le cose. (Ser)

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