Allerta gialla e arancione, come comportarsi

Strade chiuse, località isolate, allarme valanghe. E’ solo frutto di allarmismo della carta stampata la situazione che si genera in montagna in occasione di ingenti precipitazioni nevose alle quali non siamo più abituati? Eppure questo si afferma in un sito che sostiene di raccontare la montagna in tempo reale. La vituperata carta stampata fa invece bene a non sottovalutare la situazione di questo inizio di gennaio. Un esempio? Cervinia dopo Valsavaranche e Rhemes è rimasta temporaneamente isolata per decisione della Commissione valanghe. Nessun allarmismo, la decisione si rivela appropriata dati i precedenti al Breuil di macchine rimaste tragicamente intrappolate nella neve con i loro occupanti. Ma davvero il modo di diffondere le notizie, di far conoscere ciò che sta accadendo da parte dei professionisti dell’informazione è fortemente diseducativo e fuorviante? C’è chi lo pensa, ma tutt’altro che fuorviante è di sicuro l’annuncio dello stato di allerta gialla (ordinaria criticità) e arancione (moderata criticità) diffuso per iniziativa del Centro Funzionale dell’Arpa Piemonte che ha segnalato fino a martedì 9 gennaio 2018 il perdurare del maltempo nelle zone montane occidentali e nella zona appenninica al confine con la Liguria, Valli Belbo e Bormida.

Il blocco delle strade in alcuni casi s’impone.

Come comportarsi in queste situazioni? Le nostre azioni possono amplificare le conseguenze di eventi naturali: questo avverte la Protezione civile del Piemonte (http://www2.regione.piemonte.it/protezionecivile/index.php/allertamento/cosa-fare-in-caso-di-allerta). La Protezione civile aggiunge che i danni di una calamità variano in relazione alla vulnerabilità della zona, dei manufatti e delle persone presenti. Conoscendo con anticipo i rischi a cui è soggetto il territorio possiamo prepararci e informarci sul comportamento da adottare in caso di pericolo. Ecco allora la situazione in caso di allerta, sempre secondo la Protezione civile (http://www2.regione.piemonte.it/protezionecivile/index.php/allertamento/cosa-fare-in-caso-di-allerta):

• Che cosa può succedere. Le strade di montagna possono essere interrotte da valanghe. Località montane possono restare isolate anche per diversi giorni. Sciatori fuoripista e scialpinisti sono le principali vittime di incidenti da valanga.

• Che cosa possiamo fare. In caso di nevicate intense, consultiamo i bollettini meteo e informiamoci sulle condizioni di transitabilità delle strade. Se le condizioni atmosferiche sono critiche, rimandiamo gli spostamenti non urgenti. Rispettiamo la segnaletica di sicurezza sulle piste da sci. In ambiente innevato e fuori dalle piste battute, rispettiamo le norme di sicurezza (Lr 2/09), che prevedono uso di ARTVA (Apparecchio per la Ricerca di Travolti in Valanga), oltre a pala e sonda. Per queste attrezzature è consigliata regolare esercitazione all’uso. Nella pratica dello scialpinismo e dello sci fuori pista, assicuriamoci che il percorso scelto sia compatibile con le condizioni del manto nevoso. (da www2.regione.piemonte.it)

Un pensiero riguardo “Allerta gialla e arancione, come comportarsi

  • 09/01/2018 in 15:40
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    La Protezione civile della Regione Piemonte continua intanto a monitorare il9 gennaio il territorio interessato dall’evento di maltempo soprattutto nel Torinese, con 80 volontari, mentre è stata confermata l’evacuazione di 69 persone nella notte a Sestriere per via della slavina che ha interessato un condominio. A Perosa Argentina è stata evacuata in via cautelativa una persona. Sono stati attivati 19 centri operativi comunali, COC, e il Centro Coordinamento Soccorso, CCS, a Torino. Interrotta la strada provinciale 66 da Ceppo Morelli a Macugnaga, è isolata invia cautelativa, mentre in provincia di Vercelli sono isolate Rima e Carcoforo. Le strade interrotte sono le strade provinciali 23 e 215 del Sestriere, 236 Saize D’Oulx, 216 del Melezet , 235 di Rochemolles, 48 Piamprato e Sp 49 Ribordone.

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