Quartieri in quota. Più montagna per i ragazzi delle periferie

Si affaccia con sempre maggiore concretezza la speranza che le potenzialità e l’esperienza finora acquisite al quartiere milanese Gratosoglio da “Quartieri in Quota. La montagna fa scuola” possano far crescere il progetto, inserito dal 2015 nella scuola media del plesso Arcadia (1.200 studenti tra elementari e medie), in questa problematica periferia sud di Milano, estendendolo ad altre città della Lombardia. Questa è stata perlomeno l’impressione di chi ha partecipato alla presentazione dell’iniziativa giovedì 30 novembre 2017 al Punto Enel di via Broletto a Milano messo a disposizione dall’azienda energetica, particolarmente impegnata in progetti di sostenibilità in collaborazione con la scuola.

Laura Guardini di “Quartieri tranquilli”, Cristina Papetti responsabile dei progetti di sostenibilità dell’Enel ed Elena Biagini educatrice di “Attraverso la montagna” hanno partecipato a Milano alla presentazione del progetto “Quartieri in quota. La montagna fa scuola”.

Grazie all’intervento dei professionisti de La Fabbrica, l’agenzia di comunicazione attraverso la quale Enel ha offerto il suo appoggio anche nella preparazione di questo evento, il progetto dispone ora di un logo rinnovato e di un sito (http://www.quartieriinquota.it) dove confluiscono le cronache pubblicate in mountcity.it, partner fin dall’inizio. Il team formato dalle associazioni “Quartieri Tranquilli”, “Attraverso la Montagna”, “Piccolo Principe” con il sostegno di Municipio 5 e del Collegio Lombardo delle Guide Alpine dovrebbe quindi guardare fiducioso al futuro, anche se va definita con maggiore chiarezza la partecipazione di un volontariato che possa dirsi competente in materia. L’idea, scaturita da una proposta di Lina Sotis, scrittrice e presidente dell’associazione “Quartieri tranquilli”, è che si debbano coordinare varie realtà per avvicinare con profitto alla montagna i ragazzi che vivono nelle periferie urbane. Non (o non solo) per un’escursione, una gita, un’ascensione ma per imparare e conoscere qualcosa d’importante per tutti e per tutte le vite: rispetto delle regole, condivisione, fiducia. Merce rara oggi, purtroppo.

Di particolare interesse è stata giudicata la testimonianza di Gian Paolo Bovio, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Arcadia, al Gratosoglio, dove la buona intesa tra le associazioni coinvolte nel primo triennio delle medie a indirizzo “Ambiente e montagna”, ha consentito di definire gli obiettivi con il supporto della Fondazione Cariplo, mentre un progetto su scuola popolare è partito grazie alla collaborazione della Fondazione Sicomoro, sempre operante nel quartiere Gratosoglio. A quanto si è appreso, le ore di lavoro interdisciplinare in classe su temi diversi (dall’alimentazione alla geografia) vengono concordate con i consigli di classe e culminano con le uscite “in ambiente”. Un percorso tutt’altro che scontato e non privo d’incognite, anche se non è una novità che altrove la montagna venga portata nelle classi grazie alla determinazione di volenterosi insegnanti.

Docenti e dirigenti scolastici, formatori e guide alpine sono stati accolti all’Enel da Maria Cristina Papetti, responsabile dei progetti di sostenibilità dell’azienda. E’ stata un’occasione importante per mettere a fuoco dettagli dei vari progetti, non escluso l’onere che la partecipazione comporta per i genitori: con l’auspicio che un maggiore sostegno sia offerto, per agevolare le famiglie, da interventi pubblici e privati interessati al mondo della scuola. Ha condotto Laura Guardini di “Quartieri tranquilli” mentre l’educatrice Elena Biagini dell’associazione “Attraverso la montagna” e Andrea Fornaroli in rappresentanza del Collegio Lombardo delle Guide Alpine hanno presentato l’attività finora svolta in aula e in ambiente. (Ser)

Il dirigente scolastico Gian Paolo Bovio interviene alla presentazione agli insegnanti del progetto “Quartieri in quota. La montagna fa scuola” nello spazio dell’Enel dedicato agli incontri (ph. Serafin/MountCity)

Commenta la notizia.