“Finis terrae” di Mariani torna sullo schermo

“Finis terrae, la libertà di esplorare” (1999), celebre film di Fulvio Mariani, viene riproposto venerdì 17 novembre alle ore 20.45 alla Società Escursionisti Milanesi (Piazza Coriolano 2, MM5 Cenisio) a cura di Gilberto Grassi. Nel documentario il regista ripercorre, insieme con Walter Bonatti, la storia di Alberto Maria De Agostini sacerdote salesiano, fotografo, scrittore e cineasta che operò nelle aree più remote del Sud America fino alla metà degli anni ’50. Mariani è stato ospite di recente di DFSport Specialist di Bevera di Sirtori per il ciclo “A tu per tu con i grandi dello sport”. Come noto, la lunga carriera di questo regista ticinese è costellata di film e produzioni televisive dedicati all’alta quota. Per dirla con le parole di un suo celebre filmato, si tratta di “una lunga esplorazione del mondo verticale che non si vede sulle mappe e che sembra non avere altro limite che la fantasia”. Mariani è stato un attento testimone della storia dell’alpinismo. Le sue pellicole hanno catturato, come ci ricorda Sara Sottocornola in una cronaca della conferenza a Bevera di Sirtori, le più grandi imprese alpinistiche ed esplorative degli ultimi decenni. Per citarne alcune, “Cumbre” del 1985 con la prima ascensione in solitaria del Cerro Torre di Marco Pedrini, “Un punto nel nulla” in cui raggiunge con Carlo Bondavalli il Polo Nord Magnetico con gli sci, “Il grido di pietra” di Werner Herzog ispirato alla storia di Cesare Maestri e Toni Egger, “Discesa al successo” con Hans Kammerlander che tenta la discesa con gli sci dall’Everest, “Il gesto e la pietra” con Patrick Berhault e “L’anno nero del Serpente” girato sulla Sud del Lhotse quando scomparve il polacco Jerzy Kukuczka.

“Dietro i miei film c’è la mano di molte persone”, dice Mariani, “i collaboratori, gli operatori, gli alpinisti stessi, che mi hanno dato la possibilità di entrare nelle loro imprese e mi hanno insegnato molto. Ma uno in particolare mi ha lasciato qualcosa, una delle persone più splendide che ho conosciuto: Riccardo Cassin”. Proprio un’inedita intervista di Cassin, girata nel 1997, ha rappresentato il cuore della serata di Sirtori. Mariani ha regalato al pubblico 7 minuti di filmato in cui il grande alpinista lecchese ricorda l’epica e drammatica avventura di cui fu protagonista nel 1937: la prima salita della Nordest del Badile con Gino Esposito e Vittorio Ratti in cui morirono Mario Molteni e Giuseppe Valsecchi. Una testimonianza commovente e unica.