MiMoff presenta Nones, re del fondo, e l’intrepida Eleonora
MiMoFF Eventi presenta a Milano una nuova interessante serata, quella di giovedì 26 ottobre 2017 al cinema Arca di corso 22 Marzo 23/15 in cui spicca la figura di Franco Nones, il piccolo grande sciatore della Val di Fiemme che nel ’68 alle Olimpiadi di Grénoble interruppe, primo italiano, il predominio degli scandinavi ottenendo la medaglia d’oro nella gara dei 30 chilometri. Nones appare sullo schermo in prima assoluta per Milano nel film “Passo d’oro” di Lia e Alberto Beltrami, mentre prima di lui, dal vivo, si presenta agli spettatori l’intrepida Eleonora Delnevo che nel marzo 2015, scalando una cascata di ghiaccio in Val Daone, fu vittima di un incidente e perse l’uso delle gambe. La voglia di riprendere a fare attività fisica e di immergersi nuovamente nell’ambiente dell’arrampicata per Eleonora fu però determinante. Già dopo pochi mesi di riabilitazione, accettò di salire una via sulla mitica parete del Capitan. Di Eleonora racconta sullo schermo il film “Why not”, produzione e regia di Davide Grimoldi, che viene proiettato nel corso della serata insieme con un documentario di grande attualità, “Permafrost” di Dennis Timm (Germania 2016) sugli effetti perlopiù deleteri dello scioglimento per ragioni climatiche di questo importante elemento.

Ma è su Nones (1941) che si concentra l’attenzione del “popolo dei fondisti” in questa bella serata, organizzata da Mimoff e dall’attivissima sottosezione (del Cai) Edelweiss. La definizione riguarda una categoria di sciatori a Milano particolarmente folta e appassionata fin dai tempi in cui, a partire dal 1971, la Marcialonga accese gli entusiasmi per quello che allora si definiva sci nordico in qualche modo contrapposto allo sci alpino. Merito di questa improvvisa popolarità del fondo fu anche di Nones che, sulla scia dei suoi successi e della sua frequentazione del Grande Nord, importò in Italia i primi sci. Erano fragili e sottili, costruiti in legno di betulla. Era indispensabile sciolinarli e per farlo occorreva una certa dimestichezza con cere e unguenti chiamati klister. Lasciate le gare e toltosi la divisa di maresciallo della Guardia di Finanza, l’intraprendente Nones aprì dunque a Castello di Fiemme un negozio di articoli sportivi. Fu quella la mecca dove i “bisonti” (così venivano beffardamente chiamati i primi marcialonghisti) andavano ad approvvigionarsi di sci, scioline e tute attillate di fabbricazione scandinava seguendo i preziosi consigli di Nones. Dal trionfo di Grenoble del 1968 passarono poi altri 38 anni perché Giorgio Di Centa agguantasse ai giochi invernali di Torino nel 2006 un altro oro individuale nel fondo maschile. Un’enormità. E intanto nacque la Marcialonga delle valli di Fiemme e Fassa. Al termine di quei sudatissimi settanta chilometri Nones salì ancora una volta sul podio. Era il 1971. Sono trascorsi più di quarant’anni e a raccontare di quei tempi in cui il fondo, da sport per cirenei e masochisti venne promosso a piacevole sport di massa o quasi (compatibilmente con l’innevamento) sarà nella serata all’Arca un attempato bisonte milanese. Anche per questo motivo l’occasione potrebbe (questione di gusti) risultare particolarmente piacevole.
Gli ingressi sono a pagamento a 8 euro (ridotti per i soci Edelweiss e i partner MiMoFF 2017 a 5 euro), e potranno essere acquistati in anticipo in sede (segreteria Edelweiss di viale Umbria 126, negli orari di apertura (http://www.edelweisscai.it e info@edelweisscai.it) ,o alla biglietteria del teatro la sera del 26 ottobre a partire dalle ore 18:30.
