Migranti di ieri e di oggi in vetrina a Biella
Dopo un prologo danzato, presentato in giugno, entra nel vivo a Biella l’evento “Confini migranti: narrazioni di ieri e di oggi”, il progetto interdisciplinare coordinato dall’associazione StileLibero, che utilizza diversi linguaggi (fotografia, cinema, teatro e scrittura) per analizzare il tema della migrazione. I percorsi espositivi permettono di riscoprire come l’emigrazione abbia contribuito, dall’inizio del Novecento a oggi, ad arricchire e influenzare il territorio biellese. Palazzo Ferrero e Palazzo La Marmora al Piazzo (orari di visita: venerdì e sabato dalle 15.30 alle 19, domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 19) ospitano, fino al 29 ottobre 2017, esposizioni di arte contemporanea e di fotografie storiche sul tema. Nella mostra “Bocia: il lavoro minorile nel Biellese tra Otto e Novecento”, a cura di Danilo Craveia e del DocBi, si racconta invece l’impiego dei bambini nell’industria tessile locale, attraverso un percorso che parte dal XVII secolo e arriva al fascismo. Altri quattro percorsi fotografici si soffermano su aspetti del tema documentati sul territorio: “Storie di emigrazione biellese tra XIX e XX secolo” con il materiale della Fondazione Sella a cura di Andrea Pivotto; “Il destino in valigia”, una serie di microstorie selezionate da Luigi Spina tra i documenti del Museo dell’emigrazione di Roasio; “Valligiani nel mondo” a cura di Gianni Valz Blin e della Casa Museo dell’Alta Valle Cervo; “Le rotaie della rivolta” di Aldo Sormani. Nella foto sopra il titolo la coreografia “Erranti” presentata al Lanificio Sella nell’ambito del progetto “Confini migranti”.
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