Due divorasentieri nell’incanto del Lagorai

Metti insieme un divoratore feroce di sentieri dolomitici e un incallito frequentatore seriale del Lagorai e cosa ne salta fuori? Ne esce una bella guida dal titolo “Escursioni in Lagorai e Cima d’Asta” di cui sono autori Lorenzo Comunian e Denis Perilli, e di quest’ultimo si può e si deve dire che sia il più dolomi-tico e prolifico degli autori di guide dedicate ai Monti Pallidi. L’amicizia tra Lorenzo e Denis è condita ovviamente con la passione comune per la riscoperta di qualsiasi tipo di traccia montana. Questa loro nuova guida edita da Idea Montagna Editoria e Alpinismo è un’opera che va a coprire un buco letterario piuttosto ampio, poco aggiornato. La catena del Lagorai, come molti sapranno, è il gruppo montuoso più esteso del Trentino, eppure condivide, con il granitico e limitrofo nodo di Cima d’Asta, il primato di area meno frequentata dell’intera regione. Queste montagne sembrano avere un atteggiamento modesto, sfoggiano colori meno sgargianti delle vicine Pale di San Martino o dei dirimpettai Làtemar e Catinaccio, obiettivi classici di flotte di alpinisti ed escursionisti. Eppure le loro creste, che disegnano solchi vallivi su cui scorrono centinaia di rumorosi corsi d’acqua, racchiudono dei tesori naturalistici e paesaggistici di valore assoluto. Sono “montagne per intenditori” (così le definiscono i due autori) dove pascoli sovente abbandonati si mescolano a tetre pietraie, ad azzurri specchi d’acqua, a segni della Grande Guerra e a boschi che più di qualcuno ha osato definire “canadesi”.
La guida raccoglie 40 itinerari, descritti nei dettagli e completati da schede di approfondimento, mappe e profili altimetrici. Non mancano i grandi trekking di più giorni, riassunti nel capitolo finale. Si tratta di escursioni che meritano sicuramente di essere valorizzate, cosa che già sta avvenendo grazie al ripristino di vecchi camminamenti bellici da parte degli enti locali.

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