Le Apuane con gli occhi di un ragazzo

Nella foto sopra il titolo, Mirto al cospetto della “sua”Carrara.

Succede a un certo punto, durante il viaggio attraverso le Apuane, che padre e figlio si soffermino a osservare le curvature e i ribaltamenti degli strati di roccia provocati dalla spinta che ha fatto alzare le Apuane dal fondo del mare. E’ quello che i geologi chiamano “finestra tettonica apuana”. Ed è il risultato del sovrascorrimento degli strati tettonici e dell’erosione. Uno spettacolo affascinante per Mirto, 11 anni, che ha seguito il padre Matteo in un viaggio attraverso le Apuane il cui resoconto è al centro del nuovo fascicolo di Meridiani Montagne contrassegnato dal numero 88. “Immaginate”, spiega un geologo, “un gigantesco bulldozer che dalla Corsica ha spinto i fondali marini fino a farli sollevare. Durante questo processo, durato trecento milioni di anni, gli strati di antichi sedimenti marini sono stati compressi così tanto che si sono metamorfizzati, diventando marmo”. Il fascicolo della rivista edita dalla Domus con la direzione di Marco Albino Ferrari è dedicato in settembre anche ai problemi legati all’attività estrattiva del marmo. Una situazione sempre più insostenibile, allarmante. Ma senza trascurare gli aspetti più insoliti e affascinanti di queste montagne. E non si può che condividere la scelta di mostrarceli, questi severi appicchi, nell’insolita prospettiva dello sguardo di un ragazzo. Quanto siamo distanti dalle deplorevoli montagne luna park di certa pubblicità!

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