Manca l’acqua, il rifugio chiude

A quota 3071 metri, sulla cresta delle Aiguille Grises al Monte Bianco dove nel 1981 i pionieri del Cai avevano coraggiosamente costruito un primo spartano rifugio, ora il nuovo Gonella (nella foto) inaugurato nel 2008 è inutilizzabile per mancanza di acqua. La sua chiusura i primi di agosto con un mese di anticipo sembra in apparenza confliggere con la tecnologia avanzata che ha ispirato i costruttori. Si tratta in effetti di uno dei rifugi posizionati nella Regione Piemonte, Valle d’Aosta e Veneto, mirati all’adozione delle fonti rinnovabili con utilizzo di generatori eolici e fotovoltaici, sistemi di cogenerazione, centraline idroelettriche. Il Gonella, appartenente della Sezione di Torino del Cai, è anche ai primissimi posti nella graduatoria mondiale delle costruzioni in alta quota più parsimoniose in tema di energia. Considerata l’emergenza ambientale, sembrerebbe dunque una buona arca ove rifugiarsi. E invece non c’è più acqua per lavarsi né per cucinare. I nevai ai quali di norma si attinge si sono esauriti. Una situazione insostenibile, aggravata dalle condizioni sempre più difficili in cui versa la via per la vetta del Bianco percorsa dagli alpinisti, con i ghiacciai del Miage e del Dôme impraticabili per i troppi crepacci aperti. (Ser)

3 pensieri riguardo “Manca l’acqua, il rifugio chiude

  • 06/08/2017 in 09:46
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    I cambiamenti climatici sono una minaccia per il pianeta. Quando le sanzioni a Mamma Natura?

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  • 31/07/2017 in 18:30
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    Siamo solamente agli inizi nella raccolta dei frutti dei cambiamenti climatici causati dall’uomo. Il deserto avanza….

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  • 31/07/2017 in 15:22
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    Peccato, ma per fortuna Mamma Natura ci ha ancora fatto vedere con una semplicità disarmante, che è Lei che comanda e non possiamo mai fare tutto come noi vogliamo e crediamo; nonostante quella che noi chiamiamo tecnologia ecologica noi siamo dei bambini che giocano.

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