Mongolia e Marmolada come in uno specchio
L’accostamento di due luoghi unici nella loro bellezza come la Mongolia e la Marmolada e particolarmente esposti alle avversità climatiche è la nuova proposta espositiva che il Collettivo Fotosocial propone al pubblico, portando il progetto fotografico dell’artista coreano Daesung Lee “Futuristic Archaeology” ai piedi del più grande ghiacciaio delle Dolomiti (Pian dei Fiacconi, dal 19 agosto al 17 settembre). Il progetto nasce con l’intento di far riflettere sui cambiamenti climatici che sono in atto nel nostro pianeta e sulle conseguenze sociali che questi comportano. La Mongolia negli ultimi trent’anni ha subito una riduzione del 20% di territorio vivibile, che si è ridotto in deserto: 850 laghi e 2000 fiumi si sono prosciugati mettendo a serio rischio la vita delle popolazioni nomadi che facevano della steppa il proprio sostentamento. Il ghiacciaio della Marmolada, nell’arco di un secolo, ha a sua volta ridotto notevolmente le sue dimensioni. Nel 1910 il ghiacciaio misurava450 ettari di estensione: oggi ne sono rimasti solo 190.

“Futuristic archaeology” è un’iniziativa culturale significativa e coerente con l’impegno di Mountain Wilderness che da trent’anni si prende a cuore le sorti della Marmolada e che il 3 settembre annuncia una giornata di pulizia del ghiacciaio. Chiunque può partecipare a questo prezioso lavoro per poi incontrarsi in rifugio per discutere dell’ambiente dolomitico e di Marmolada.
Scarica qui la locandina dell’evento Futuristic Archaeology
Peccato che negli States i rodei non li faranno più i cowboy ma li faranno i camelboy su indomabili cammelli.
“A rischio di desertificazione vi sono numerosi Paesi in tutto il mondo.”
Vorrà dire che viaggeremo a dorso di cammello e andremo a prendere la tintarella sulle dune.