Il patrimonio della Via Francigena
Le Regioni Piemonte, Toscana, Lazio, Liguria, Emilia Romagna, Lombardia e Valle d’Aosta hanno firmato sabato 4 marzo 2017 a San Miniato (Pisa) il protocollo d’intesa per l’avvio del percorso di candidatura nella lista del patrimonio mondiale dell’umanità dell’Unesco della Via Francigena italiana, parte conclusiva del percorso che i pellegrini del Nord Europa percorrevano per raggiungere Roma. Il documento impegna le sette Regioni toccate dall’antica via a salvaguardare e promuoverne i tratti attraverso un progetto organico nazionale finalizzato al riconoscimento del titolo Unesco. Molto deve essere fatto, a partire dall’individuazione esatta del tracciato in tutti i territori e dal coinvolgimento di tutti gli enti pubblici coinvolti. In Piemonte, per fare un esempio, la via Francigena comprende quattro percorsi: “Via Francigena di Sigerico” (interessa il territorio morenico canavesano), Via Francigena della Valle di Susa, Torino-Vercelli, da Torino alla Liguria attraverso i territori di Asti ed Alessandria. In Piemonte, a quanto si apprende dalla newsletter della regione Piemonte, anche la Sacra di San Michele è candidata a Patrimonio dell’Unesco come “paesaggio culturale degli insediamenti benedettini dell’Italia medievale”.