Eco Himal e il “paese delle nevi” progetto per progetto
Ha sede a Varese l’associazione Eco Himal, fondata e presieduta dall’alpinista Tona Sironi. Dal 1992, quando è stata fondata in Austria, e dal 1994 in Italia, promuove in Asia centrale e in particolare in Nepal, il “paese delle nevi”, interventi a carattere sociale su richiesta della popolazione locale. Piccole iniziative curate direttamente sul territorio, spiega Tona. Ecco quanto è stato realizzato nel 2016, in base a un bilancio diffuso dall’associazione stessa.

Scuole, strade, monasteri
Il 2016 è stato un anno davvero intenso. Mentre l’anno precedente abbiamo contribuito soprattutto ad aiutare le genti delle montagne nepalesi a superare l’emergenza del terremoto, il 2016 ci ha visti impegnati in numerose iniziative di ricostruzione. Le richieste sono state molte e non potendo accoglierle tutte, abbiamo scelto quelle che, oltre alle necessità oggettive, ci davano maggiore affidabilità nella conduzione. La gestione del dopo terremoto ha visto lo stato nepalese implementare comprensibilmente una serie di leggi per chiarire gli stanziamenti di denaro esteri; Eco Himal continua a fornire il proprio supporto alle popolazioni locali tramite progetti di cooperazione seguendo le direttive locali. La situazione nel paese permane comunque complessa. Di seguito una panoramica sui progetti che quest’anno stiamo portando avanti.
- Il Monastero di Deboche, nella valle del Khumbu. Una realtà che avevamo già aiutato nei bisogni primari, quali cibo e coperte. Adesso, grazie al supporto nostro e di altri, ricostruiti sia le piccole abitazioni delle monache, sia l’edificio del tempio principale.
- La Scuola di Mitcha, nel distretto di Jumla. Da anni è fra i nostri obiettivi e, dopo diverse migliorie ora garantiamo il salario di due maestri volontari. Il numero degli studenti è stabile attorno ai 150, per cui contiamo di continuare il supporto nei prossimi anni. Qui come nelle piccole scuole di Panauti e Jogeswhari abbiamo inviato materiale didattico, di cui ogni tanto ci arriva richiesta. Questi progetti vengono seguiti da Mr. Ghanashyam Paudel, con il quale negli anni abbiamo realizzato tantissimi progetti. Sempre per suo tramite continua il nostro intervento a Pokhara, a favore dei ragazzi non vedenti nel centro gestito da Mr Khom Raj Sharma. Cinque sono gli studenti da noi supportati, che frequenteranno il secondo corso, di livello superiore e due sono quelli nuovi.
- La Strada per l’ospedale di Dorpu, si trova nel Solu, vicino a Salleri. Nella piccola struttura ospedaliera operano un medico e due infermiere ed era raggiungibile solo con un sentiero. Adesso vi si può arrivare con una jeep. Il progetto è stato curato da Narayan Kumar Shrestha, presidente della “Amici Foundation Nepal”. Narayan ha anche curato la ricostruzione di un edificio nella Changesthan Higher School e dei servizi igienici nella Ramailo Jyoti School, anch’esse nella zona di Salleri.
- La Scuola di Bhakherey nel distretto di Okhaldhunga. Abbiamo ricostruito la scuola distrutta dal sisma. Il progetto è gestito dalla “Okhalhdunga Nine Hill Association” che fa capo all’amico e presidente Ngima Sherpa. Questo intervento è stato reso possibile dalla raccolta fondi effettuata in memoria di Paolo Rindi, giovane amico scomparso in montagna, la cui famiglia ha deciso di promuovere un’iniziativa concreta in suo ricordo. La scuola consiste ora in due nuovi edifici, il secondo dei quali costruito grazie all’associazione Casa Alessia di Novara.
- La Scuola di Nalidanda, in Solu. L’intervento fu avviato prima del terremoto in ricordo di Francesco d’Alberti, un amico perito tre anni fa sul Monte Rosa. I lavoro sono ora conclusi, con l’edificio rivestito internamente di legno, l’acquisto di banchi e la fornitura di materiale didattico. Anche questo progetto è stato monitorato da Ngima Sherpa e dalla sua associazione.
- La Scuola di Borlang, nel distretto di Nuwakot. Causa il monsone i lavori sono iniziati solo nel mese di ottobre e sono attualmente in corso. Questo progetto viene realizzato dalla associazione “Flame of Hope Nepal” che fa capo ad Akash Adhikari, ed è un progetto congiunto con l’associazione RAM di cui fa parte il nostro socio Davide Arrigo.
- Adozioni per la scuola. Nell’ambito delle iniziative legate al terremoto, sono state avviate le “adozioni per la scuola” per ragazzi e ragazze rimasti orfani. Gli studenti al momento sono quattro e verranno sostenuti per più anni da parte di privati e da due classi dell’Istituto Einaudi di Varese (che hanno devoluto alcuni premi vinti per aiutare una ragazza della loro età che altrimenti avrebbe dovuto interrompere la scuola). Molte sono ancora le richieste pervenuteci. Se qualcuno volesse unirsi al progetto, ce lo comunichi quanto prima. I bimbi non aspettano altro!
- Ancora nell’ambito dell’istruzione e della cultura c’è un piccolo progetto che vede le favole dell’Himalaya illustrate, raccontate e pubblicate grazie all’aiuto di un nostro donatore, sia in italiano sia nella versione anglo-nepalese. Questa iniziativa ha un doppio scopo: la versione anglo-nepalese, stampata e distribuita nelle scuole che sosteniamo in Nepal, vuole aiutare i bambini e i loro maestri a valorizzare le tradizioni locali e ad apprendere la lingua inglese, già insegnata nelle scuole e fondamentale poiché il comparto turistico é una delle maggiori fonti economiche. La versione italiana aiuta a sostenere i progetti di Eco Himal.
- L’orfanotrofio in Kathmandu, il “Women and Children Progress Centre”. Mrs Radha Khanal ha raccolto attorno a sé nove bambini di strada, con alle spalle storie terribili. Ha costruito nel giardino di fronte alla sua casa un edificio dove i bimbi hanno potuto trovare cibo, alloggio, ed ora anche la possibilità di frequentare la scuola. Il contributo di Eco Himal si è unito a quello dato dal gruppo “Amici di Ambrogio” di Cassago Brianza, ed è servito nello specifico ad acquistare cibo e divise scolastiche. Il supporto proseguirà il prossimo anno grazie a Mr. Ghanashyam Paudel, e siamo convinti che il centro sia una realtà che merita di essere aiutata.
- I corsi di taglio e cucito per le donne. A Janakpur le donne che avevano frequentato il corso di taglio e cucito proseguono nella piccola attività sartoriale da loro avviata lo scorso anno. Vorrebbero anche poter frequentare un corso di parrucchiera e di estetica con particolare attenzione al tradizionale decoro della pelle con l’henné, importantissimo in occasione di matrimoni e grandi feste. Abbiamo messo questa idea nel cassetto e speriamo di riuscire ad aiutarle.
- A Salleri, sono state acquistate 5 macchine da cucire, già consegnate da Narayan Shrestha e dalla sua associazione alla responsabile della “Mothers’ Community”, un gruppo di donne attivissimo a favore della comunità femminile locale. Prenderà prossimamente avvio un corso di sartoria, che verrà implementato il prossimo anno; questo grazie al contributo di una donatrice che con questo gesto vuole ricordare la sua mamma, sarta di mestiere, con una vera e propria passione per questa attività!
- Interventi in Tibet. Concludiamo ricordando che Eco Himal è nata soprattutto per portare avanti progetti di cooperazione e sviluppo nella Regione Autonoma Tibetana (RPC). É noto come la situazione politica nel paese dopo il 2007 sia nettamente deteriorata. Nonostante ciò, grazie alla nostra costanza nel voler perseverare e attendere tempi migliori, siamo riusciti a portare a termine qualche piccolo intervento grazie alla nostra socia Hildegard Diemberger. Invitiamo chi volesse esserne informato a scriverci o a chiamarci.
- Aggiungiamo infine che dal 2017 Eco Himal può ricevere il 5 per mille, per la procedura del quale il Codice Fiscale dell’Associazione è 95041120122. Eco Himal Italia, i nostri referenti locali e tutte le persone che avete aiutato attraverso le nostre iniziative vi sono grati dal profondo del cuore.
Eco Himal
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