Requiem per il faggio del Segantini abbattuto dalla bufera

Brutte notizie dal triangolo Lariano. Ha cessato di vivere il famoso “faggio del Segantini” sui pascoli alti del Cornizzolo a 1100 metri, divelto il 23 settembre 2015 da una bufera. Una raccolta di fondi era stata realizzata per salvarlo: i Comuni di Eupilio nel cui territorio si trova l’albero, di Longone e di Pusiano, avevano stanziato 4000 euro. Qualche speranziella di salvarlo in effetti era fiorita con le prime gemme che hanno fatto capolino in primavera dai lunghi rami protesi sul panorama del lago di Pusiano e dell’Isola dei cipressi. L’autunno ha però confermato che il malato non ha superato il periodo più critico anche se facevano ben sperare quei germogli spuntati dopo che il vecchio faggio era stato rimesso in piedi dagli agronomi. Per trecento anni l’albero ha dominato la dorsale del monte Cornizzolo a circa mille metri di quota. Simbolo degli alberi monumentali di Lombardia, si narra che fosse addirittura uno dei punti di osservazione preferiti dal pittore Giovanni Segantini che saliva fin lì, all’ombra di quel faggio, per cogliere il panorama dei laghi dell’Alta Brianza e di tutta la Pianura padana. Una circostanza da verificare, forse una leggenda a lungo coltivata, ma ormai che cosa importa?

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