Monte dei Cappuccini, si rinnova la cordata
Grandi cambiamenti al Museomontagna, nel segno della continuità e della valorizzazione delle professionalità interne. Con queste parole un comunicato annuncia le nuove scelte di indirizzo deliberate il 15 novembre 2016 dal Consiglio direttivo della Sezione di Torino del Cai che ne è proprietaria. A quanto si apprende, il Museo Nazionale della Montagna vive un momento di rilancio grazie all’acquisizione delle collezioni dell’Archivio Walter Bonatti e al finanziamento del progetto Alcotra-Interreg iAlp che vedrà il Museo torinese e quello Alpino di Chamonix impegnati in sinergia in un’attività innovativa. Il gruppo di lavoro al vertice dell’istituzione è ora composto da Aldo Audisio, direttore conservatore, che in quasi quarant’anni di mandato ha permesso al Museo di diventare uno dei riferimenti di settore a livello mondiale, accrescendo il patrimonio dai circa 15.000 pezzi del 1978 agli attuali oltre 300.000; da Laura Gallo, nuovo direttore operativo, storica dell’arte con un dottorato di ricerca in Storia della critica d’arte e Museologia; e da Marco Ribetti, nuovo vicedirettore, “memoria storica” del Museo, responsabile della struttura sotto l’angolazione tecnica, conservatore della Cineteca Storica e della Videoteca.

Al nuovo nucleo direzionale si affiancano Katia Cucchiara per la segreteria e la gestione, Michela Blisa per l’amministrazione, Veronica Lisino per i progetti speciali e conservatore delle collezioni fotografiche. Hanno inoltre ruoli di rilievo Cristina Natta Soleri per le raccolte iconografiche e per la promozione, Alessandra Ravelli responsabile dell’Area Documentazione e della Biblioteca Nazionale del CAI e Consolata Tizzani per la schedatura bibliografica e per l’assistenza agli utenti della Biblioteca Nazionale CAI. Con la decisione assunta dal Consiglio direttivo del CAI Torino, viene spiegato infine nel comunicato diramato il 17 novembre, si riafferma la linea di valorizzazione del Museo sempre legata, sin dalla fondazione, al Sodalizio, in continua collaborazione e confronto con l’esterno: dalla Città di Torino – da sempre fondamentale partner istituzionale – alla Regione Piemonte, dalle Fondazioni ai sostenitori, in stretto rapporto e indirizzo con la struttura centrale del Club Alpino Italiano.
Scarica qui il comunicato sulle scelte-del-cai-torino