Trofeo Mezzalama delle meraviglie. Un vitello in premio al campionissmo

Ventiseienne, valtellinese, Michele Boscacci sembra non avere rivali sulle nevi del Trofeo Mezzalama e della Pierra Menta, le gare di formula uno dello sci alpinismo. Alla presentazione del prossimo Mezzalama, arrivato alla ventunesima edizione, che si correrà il 22 aprile 2017 tra Cervinia e Gressoney superando in più punti i quattromila metri, tutti gli occhi nella sfarzosa sede di Ubi banca a Milano erano puntati su di lui, l’uomo da battere. Un superman? Quando non si allena, Michele è tra i prati che pascola le sue mucche e la cosa che gli è piaciuta di più, racconta, è stato quando i suoi concittadini di Albosaggia gli hanno regalato un vitello in segno di gratitudine per aver fatto trionfare oltre il crinale delle Alpi i colori della Valtellina. Due anni fa, alla precedente edizione della corsa, Michele ebbe da ridire sul percorso più duro del solito. Si partiva infatti da Gressoney per arrivare al Breuil e rendere così omaggio al Cervino nel centocinquantennale della conquista. La sfida però, come sempre, non è solo contro il cronometro, ma contro i capricci di sua maestà il Monte Rosa come ricorda Pietro Crivellaro, veterano della corsa la cui leggenda si origina nel 1933, quando tra i padri vi fu quell’ingegner Piero Ghiglione, sciatore accanito e alpinista giramondo al quale il Museo della Montagna di Torino rende in questi giorni omaggio con la bella mostra curata da Danilo Fullin e Roberto Serafin con il coordinamento di Veronica Lisino.
A misurarsi con le avversità che minacciano i concorrenti (bufere improvvise, crepacci sempre più insidiosi, superfici ghiacciate che solo i ramponi di acciaio riescono a scalfire) è più che mai Adriano Favre, direttore tecnico del Mezzalama. Supportato da un’animazione 3D, Favre ha raccontato a Milano le novità della prossima edizione. “Sarà un Trofeo Mezzalama moderno, tecnico e affascinate”, ha detto.

“Ritornando al percorso originale”, ha poi spiegato Favre, “quello che collega attraverso il Monte Rosa, Breuil-Cervinia a Gressoney, abbiamo voluto inserire alcune novità che daranno un valore aggiunto all’evento. Forse il cambiamento più significativo riguarda la partenza e la salita verso Plateau Rosà. Volendo valorizzare il cuore di Breuil-Cervinia e avendo anche l’esperienza della partenza di Gressoney-La-Trinité del 2015, le squadre della XXI edizione partiranno a piedi, con gli sci nello zaino, all’inizio della via pedonale di Cervinia. Siamo sicuri che sarà una partenza emozionante e piacerà a tutti i concorrenti. L’altra novità, strettamente collegata a questo tipo di partenza, riguarda l’ascesa verso Plateau Rosà. Rispondendo alle critiche di queste ultime edizioni che descrivevano la salita lungo la pista Ventina troppo da pistaioli e non da mezzalamisti, abbiamo pensato di tracciare spostandoci verso il Colle del Theodulo. In pratica, le squadre saliranno seguendo le tracce dell’ultima discesa della passata edizione. Una salita relativamente facile nella prima parte, ma che diventerà molto tecnica durante l’ascesa a piedi del canale del Theodulo. Con questa modifica vogliamo anche passare in un luogo storico del Trofeo Mezzalama, infatti nelle prime storiche edizioni, la Maratona dei Ghiacciai partiva proprio dal Colle del Theodulo”.
Il colle, appunto, dove l’ingegner Ghiglione posa alla partenza nel 1933 con i suoi compagni in un’immagine diventata un’icona che oggi è possibile ammirare al Museo della Montagna.
http://trofeomezzalama.org/mezzalama_i.asp

In definitiva, stiamo riducendo la montagna a uno stadio. Non si deve!
Formula Uno?
A quando le ragazze che sculettano alla partenza? A quando gli striscioni pubblicitari della Marlboro? A quando la giornata di prove ufficiali? E se cambiano le condizioni del tempo, è consentito il pit-stop?