Autostrada dell’Alemagna? No grazie
E’ stata di nuovo bocciata la proposta del collegamento autostradale A 27 Venezia-Monaco, la cosiddetta Autostrada dell’Alemagna. Nel comunicato che riceviamo e volentieri pubblichiamo, CIPRA Italia esprime soddisfazione per l’esito della votazione del Parlamento Europeo.
Un segnale di buon senso e razionalità è quello espresso dal Parlamento Europeo che con ben 539 voti contrari e soli 117 favorevoli ha rigettato la riproposizione del vecchio progetto autostradale di prolungamento della A 27. Così CIPRA Italia commenta l’esito della votazione sulla proposta di risoluzione per la parte contenente gli emendamenti approvati in Commissione trasporti (26 settembre 2016) volta a rimettere in campo la proposta di collegamento autostradale tra Venezia e Monaco. Si trattava di un ritorno carsico per un’idea progettuale in palese contrasto con il Protocollo Trasporti della Convenzione delle Alpi che prevede espressamente il divieto della costruzione di nuove strade di grande comunicazione attraverso le Alpi (Art. 11, comma 1) . L’azione congiunta e condivisa di associazioni nazionali e internazionali, comitati locali, istituzioni locali, adeguatamente recepita dai parlamentari europei ha ribadito l’assurdità e l’inutilità dell’opera ed ora si auspica che con questa ennesima bocciatura si possa finalmente mettere la parola fine al progetto insensato dell’autostrada dell’Alemanna. E’ tempo di mettere in campo e realizzare idee progettuali moderne e innovative che permettano di rendere davvero sostenibile la mobilità locale, regionale e transfrontaliera, mediante il trasferimento modale a partire dal potenziamento e ammodernamento della linea ferroviaria esistente e con la chiusura di un percorso ad anello attraverso le Dolomiti.
Fra tante notizie pessime per l’ambiente, a iniziare dal famigerato eliski, eccone una buona.
Bisogna tenere alta l’attenzione perché quelli non demordono. Sono di nuovo all’attacco perché pare che alcuni sindaci dell’ Osttirol adesso siano favorevoli all’autostrada. E con la situazione austriaca politicamente in movimento, meglio essere attenti