Gli istruttori del Cai ridanno vita a “Lo zaino”
Battesimo in Lombardia per una nuova pubblicazione di montagna significativamente battezzata “Lo zaino”. Si tratta del periodico in formato pdf della Commissione Scuole Lombarde di Alpinismo, Scialpinismo, Arrampicata libera e Sciescursionismo del Club Alpino Italiano: 18 pagine ricche di approfondimenti di grande interesse, la maggior parte, anche per non addetti ai lavori. Nel sommario i venticinque anni dalla nascita della Scuola Regionale di Alpinismo Lombarda, il XXI Corso IA, una riflessione su Walter Bonatti di cui “si è scritto tutto e il contrario di tutto”, Beatrice Tomasson e la parete sud della Marmolada, l’affidabilità delle pale da valanga, soste “mobili” e soste “fisse” per l’alpinismo e l’arrampicata. Materiale da condividere (testimonianze di esperienze, relazioni di nuove salite, ecc) va mandato agli indirizzi mail will80@sassbaloss.com e lom.cnsasa@gmail.com. Qui proponiamo per gentile concessione l’editoriale del numero zero questo autunno in distribuzione.
Da oltre un anno la Commissione Lombarda Scuole d’Alpinismo, Scialpinismo, Arrampicata libera e Sci-Escursionismo riflette sulla necessità di favorire e incrementare il dialogo con gli istruttori delle varie scuole che animano vorticosamente la realtà lombarda del CAI. Tutto oggi si muove molto in fretta e non è più possibile pensare che il dialogo con le scuole possa rimanere limitato unicamente a convegni e aggiornamenti; i tempi sono cambiati ed è giusto che una Commissione attenta al presente lanci delle sfide di rinnovamento. I momenti di riflessione sono stati diversi e si è partiti dal passato, cioè rivedendo il lavoro che è stato fatto da chi ci ha preceduto. Faldoni impolverati ci hanno sorpreso e non abbiamo potuto far a meno di notare che diverse scelte sono state prese e portate avanti con molto coraggio.
Nel 1999 la Commissione guidata da Antonio Colombo azzardò la pubblicazione di una rivista dal titolo curioso: Lo Zaino. Erano anni in cui in edicola diverse pubblicazioni cercavano di accaparrarsi le notizie e lanciarle in anteprima. Internet non esisteva e il CAI comunicava con i propri soci attraverso diverse riviste che erano spedite direttamente a casa. La Commissione capì, con notevole intuito, che era necessario un canale diretto. Una sorta di comunicazione privilegiata tra il politico (la Commissione) e l’operativo (le Scuole, gli Istruttori). Bisognava dialogare con più semplicità e condividere il più possibile. Oggi non sappiamo con certezza chi ideò il termine “Lo Zaino” ma di certo il nome che questa nuova rivista prese fu molto azzeccato. L’alpinista nell’andare in montagna riempie il proprio zaino con tutto il materiale necessario a compiere una scalata. Dalla piccozza al paio di guanti. Dai chiodi da ghiaccio alle relazioni della salita. Ed è così, che in una semplice parola era riassunta la mission della pubblicazione. In uno “Zaino” mettiamo tutto quello che può servire. Fu così che prese il via un nuovo strumento di dialogo. Furono pubblicati i bandi dei corsi regionali e nazionali ma anche articoli di discussione su temi ai tempi molto attuali come la possibilità di fixare gli itinerari della val di Mello.
Lo Zaino terminò le sue uscite dopo una decina di numeri. Oggi nelle edicole le cose sono cambiate; buona parte degli spazi dedicati alle riviste di montagna è stato occupato da espositori di libri o caramelle perché anche le edicole si sono inventate mille altre commercializzazioni per sopravvivere al mondo del web. Ci siamo interrogati a lungo per capire se oggi, nel 2016, ha senso ripercorrere i passi di chi ci ha preceduto mettendo nuovamente in pista una rivista. E’ stata l’idea di ‘aprire le porte a tutto’ a convincerci. Ognuno può riempiere questo Zaino come meglio crede. Noi ci siamo ‘inventati’ un numero zero accendendo i radar sulle realtà lombarde. L’augurio è che gli istruttori sentano queste pagine, oggi solo virtuali, come qualcosa di loro. Li invitiamo a inviarci le relazioni delle loro nuove vie, a raccontarci le avventure verticali che hanno vissuto, ai materiali didattici che hanno realizzato.
Lo Zaino sarà un nuovo strumento di dialogo. E il nostro augurio è che sia il più duraturo possibile e ciò sarà possibile solo se sostenuto in prima persona dagli istruttori.
Commissione Scuole Lombarde di Alpinismo, Scialpinismo, Arrampicata
libera e Sciescursionismo del Club Alpino Italiano
Scarica qui il fascicolo in pdf de lo-zaino-01-2016
Per leggerlo
http://lom.cnsasa.it/home/news.asp?ua=440