Gianfranco, insostituibile voce della montagna

La montagna ha perso un grande amico e la Rai uno dei suoi volti più popolari in Piemonte. Il 29 giugno se ne è andato il giornalista Gianfranco Bianco, classe 1952, per 30 anni una voce e un viso familiare per quanti si sintonizzano sulle onde del Tg3 regionale. Dopo aver mosso i primi passi nel mondo del giornalismo alla “Fedeltà” di Fossano, il settimanale diocesano diretto dallo zio prete, Bianco aveva lavorato a lungo alla redazione cuneese della Gazzetta del Popolo. Poi era entrato in Rai, e qui aveva costruito la sua carriera. “Era un attento cronista”, ha detto il governatore del Piemonte Sergio Chiamparino, “dai modi garbati e a tratti ironici, un profondo conoscitore del nostro territorio, vicino alle persone e alle storie che raccontava dal piccolo schermo. Un giornalista amato, che descrisse con attenzione il Piemonte e Torino, seguendo da vicino i grandi e piccoli fatti che ne tratteggiarono la trasformazione degli ultimi trent’anni, non ultima la straordinaria esperienza delle Olimpiadi Invernali del 2006″. “Gianfranco lascia un vuoto incolmabile: purtroppo nessuno l’ha sostituito come portavoce della montagna piemontese, quella lontana e sistematicamente dimenticata dalla Rai (e non solo)”. Queste invece le parole – nelle colonne del periodico “Il Rosa” di Macugnaga – di Teresio Valsesia, illustre firma e portavoce delle montagne ossolane. E’ giusto e doveroso che in questi tempi bui per l’informazione di montagna anche mountcity.it si associ al dolore di quanti piangono l’indimenticabile e, purtroppo, insostituibile Gianfranco.

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