“Alta Felicità” in Val di Susa. Ai fornelli nonna NoTav

La signora Marisa Mayer ha 71 anni, i capelli bianchi e si appoggia a un bastone per camminare. Sorride e indossa la maglietta con la scritta “NoTav”. C’era anche lei ai fornelli in Val di Susa nel gran finale, domenica 24 luglio 2016, del Festival Alta Felicità: la prima tre giorni gratuita di musica, performances e dibattiti, tutta nel segno dei NoTav. “L’ospitalità e il reciproco scambio come forma di organizzazione e difesa di una comunità e di un territorio: la Valle ha sempre vissuto di questo. Una valle che in questi giorni ha mostrato tutti i suoi fiori. Con un’idea semplice. Diversa e opposta al consumo frenetico della vita e dell’ambiente”. Così descrivono il festival in Facebook gli attivisti del movimento. Sul palco sono saliti Vinicio Capossela, Eugenio Finardi, i 99 Posse, i Subsonica, Ensi, gli Statuto (per citarne alcuni): non solo musica, ma anche dibattito politico, culturale e momenti di risate, come la simpatica scenetta del celebre Chef Rubio che, a suon di frittelle, ha voluto sfidare la signora Marisa, la nonna di tutti i NoTav. Un festival con almeno 40.000 partecipanti secondo gli organizzatori, dai giovani ai meno giovani, oltre alla presenza di attivisti e realtà di lotta provenienti non solo da tutta Italia, ma anche dal mondo.