Un milione e mezzo in passerella con Christo. Le due facce di un successo

Dopo 16 giorni di “invasione”, la passerella giallo-arancio di Christo sul lago d’Iseo (sopra, in un’immagine scattata alle 21.20 del 24 giugno da Sabrina Pinardi) è stata smontata. Mentre i lembi della stoffa cangiante che l’ha ricoperta vanno all’asta su Ebay, è tempo di bilanci. Molto positivo, secondo il presidente della Regione RobertoMaroni che ha tirato le somme a Sale Marsalino con una conferenza stampa. Meno lusinghiero secondo gli ambientalisti, che per una kermesse di questa portata (un milione e mezzo di presenza in un piccolo comprensorio) chiedevano maggiore programmazione. E continuano a proporre un modello di turismo forse meno spettacolare ma più sostenibile, fatto di agriturismi e bed&breafast che valorizzino l’economia e i prodotti locali, piste ciclabili, escursioni naturalistiche e culturali. Ecco una sintesi finale diffusa da Legambiente. 

Caos, ritardi e rincari

“Un successo mondiale, con numeri da capogiro, che siamo riusciti a gestire senza bisogno di leggi o finanziamenti speciali”: è il bilancio dei 16 giorni della passerella di Christo così come lo ha tracciato ieri il presidente Lombardo Roberto Maroni nella conferenza stampa conclusiva tenuta a Sale Marsalino (Bs). “Abbiamo messo al centro dell’attenzione mondiale il logo d’Iseo”, gli ha fatto eco l’assessore regionale allo Sviluppo Economico Mauro Parolini. Il successo di pubblico, la spettacolarità dell’evento e l’eco che ha suscitato (130 mila hashtag #floatingpiers, 3 milioni di like alle foto postate, 250 milioni di persone raggiunte seco La Stampa di lunedì 4 luglio) sono davanti agli occhi di tutti. Legambiente torna però a sottolineare che la straordinaria affluenza di pubblico ha portato a Sulzano, Iseo e nell’intera zona del lago si è tradotta in due settimane di caos, ritardi e rincari. Il professor Renato Pugno del Politecnico di Milano ha calcolato in 8 milioni i costi di congestione delle giornate appena trascorse: sono i tempi più lunghi per andare al lavoro, i ritardi, i mancati appuntamenti, le mancate attività “normali” dell’intero comprensorio.

“Registriamo anche una nuova vittoria dell’automobile – dice Dario Balotta, responsabile Trasporti di Legambiente Lombardia e coordinatore del circolo Basso Sebino. – Una vittoria dovuta anch’essa all’enorme congestione e all’affollamento. L’errore, a nostro avviso, è stato assecondare eccessivamente Christo nel non prevedere né biglietti d’ingresso né prenotazioni. Sulzano ed Iseo non sono Expo, non hanno lo spazio capace di accogliere le 110 mila persone che, l’1 luglio, hanno fatto toccare il picco massimo di presenze”.

La spiegazione: i 1.200 treni allestiti sulla linea Brescia-Iseo-Edolo per l’occasione sono andati in tilt già il primo giorno. Se c’era troppa gente a Sulzano, partivano vuoti da Brescia, oppure – stracarichi – sostavano a lungo a Iseo in attesa di un minimo di decongestione. I bus-navetta hanno triplicato le corse senza riuscire a farle bastare. Le automobili hanno così invaso parcheggi e strade. “Si è creato uno stato di emergenza che a tratti ha messo seriamente in forse anche la sicurezza delle persone. Come Legambiente avevamo già manifestato perplessità sul fatto che l’organizzazione fosse affidata non alle amministrazioni locali bensì a The Floating Piers, la società di Christo che a sua volta ha commissionato a Systematica lo studio relativo alla mobilità. Il risultato è stata una valutazione completamente sbagliata che stimava un massimo di 55 mila visitatori al giorno”.

Infine, in tema di collaborazione pubblico-privato per promuovere le bellezze d’Italia, un paragone con la ristrutturazione del Colosseo di cui si è parlato in questi giorni. “Della Valle ha investito 25 milioni puntando solo su un ritorno di immagine che durerà nel tempo. Christo ha investito 15 milioni in una kermesse che è già cancellata ed è costata almeno 4 milioni alle casse pubbliche (ma l’artista incassa anche i proventi della vendita di schizzi e disegni in due mostre, a Brescia e sul lago). A Iseo il beneficio per l’economia locale è auspicabile ma tutt’altro che certo.

 

 

Un pensiero riguardo “Un milione e mezzo in passerella con Christo. Le due facce di un successo

  • 10/07/2016 in 18:27
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    Allora…, per curiosità ci sono andato anch’io, il 3 luglio. Ho preso il traghetto a Sulzano per accorciare i tempi di attesa . Mi interessava Montisola e sono salito al santuario della Madonna della Ceriola. Almeno mi sono allontanato dalla folla. Verso le ore 14 è iniziato L’AGGRESSIONE ALL’AMBIENTE SIA ACUSTICO CHE AMBIENTALE. E chi poteva essere? GLI ELICOTTERI! Ore di rumore tanto è vero che LE CICALE, I GRILLI, I VOLATILI, tutti ZITTITI. Poi, sceso, ho camminato sul “pontile” E tornare con il treno a Milano? UN’AVVENTURA! Questo perchè sono stati stanziati soldi pubblici per aumentare le corse! Ho parlato con i residenti, MENO MALE CHE TUTTO E’ FINITO!

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