Eliski, stop alla deregulation

Trasporto ferroviario, sport invernali e lotta alle zanzare sono stati i principali argomenti trattati il 23 maggio dalla Giunta regionale del Piemonte nel corso di una riunione coordinata dal presidente. In base a un comunicato diramato dall’agenzia “Piemonte informa”, un disegno di legge presentato dall’assessora al Turismo, e che passa ora all’esame del Consiglio, si propone di rivedere la disciplina sulla sicurezza nella pratica degli sport invernali modificando alcuni articoli della l.r. n.2/2009. In particolare: si migliora la distinzione tra piccole e grandi stazioni sciistiche, si prevedono appositi programmi triennali di finanziamento contenenti criteri per ottimizzare l’erogazione dei contributi, si riordina il quadro normativo per le aree sciabili per consentire attività ludico-ricreative e sportive nei periodi estivi, si introduce tra gli obblighi del gestore la comunicazione agli utenti del possesso della copertura assicurativa per possibili danni a terzi, si disciplina l’attività del volo alpino (eliski) con misure che contemperano interessi privati e pubblici nel rispetto dell’ambiente naturale e dell’inquinamento acustico e che sanzionano eventuali condotte illecite.

Il disegno di legge della Regione Piemonte mette così fine alla deregulation per quanto riguarda l’eliski. A determinate condizioni, l’articolo della l.r. n.2/2009 lascia alle Unioni montane competenti (o ai Comuni, dove non esiste l’Unione) la possibilità di autorizzare l’attività per offrire specifici servizi ai turisti. La prima condizione è l’individuazione di sedi di decollo e atterraggio in quota circoscritte, localizzate e comunicate alla Regione, che le autorizza con i propri referenti in tema faunistico e ambientale. L’eliski andrà regolamentato con una convenzione fra l’Unione o il Comune e il gestore del servizio di trasporto, dandone comunicazione alla Regione e agli organi di vigilanza. La convenzione dovrà prevedere una serie di elementi volti a garantire la sicurezza degli sciatori e minimizzare l’impatto sull’ambiente circostante: il numero massimo di voli giornalieri e di elicotteri utilizzati, gli itinerari di volo, le modalità di collegamento via radio dei gruppi durante le discese in sci, le giornate di divieto dell’attività e il monitoraggio del manto nevoso e relativa pubblicazione dei dati, quest’ultimo a carico del gestore come il piano di monitoraggio dell’impatto sulla fauna alpina e la sua trasmissione agli organi competenti.

Coloro infine che vorranno sciare sugli itinerari individuati dovranno dotarsi di sistema di rilevamento elettronico Artva, airbag, pala e sonda da neve, nonché essere accompagnati da un maestro di sci o da una guida alpina ogni quattro sciatori. Escluse dalla regolamentazione le operazioni di volo connesse ai servizi di trasporto di cose, alla gestione tecnica di rifugi alpini, alla messa in sicurezza delle aree sciabili e alle operazioni di pubblica utilità.

Fonti:

Agenzia “Piemonte informa”

Quotidiano La Stampa: httwww.lastampa.it/2016/05/23/cronaca/elisky-in-montagna-regole-pi-chiare-per-evitare-altre-tragedie-in-quota-zGzTC73IYQ0dsZlGxC74MM/pagina.html

3 pensieri riguardo “Eliski, stop alla deregulation

  • 24/05/2016 in 16:21
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    Una morte annunciata! Hanno vinto i… commercianti! Gli ambientalisti,ottanta associazioni riconosciute, hanno espresso un loro commento? Il CAI e la sua NON RISPOSTA? Ora sorrideranno sotto i baffi! E il TAM, la sentinella dell’ambiente?

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  • 24/05/2016 in 11:36
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    Utopia: lasciamo l’alibi della valorizzazione commerciale, acido corrosivo della montagna, e il cerino in mano ai maestri di sci.

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