Ponte da brividi alla Sacra che ispirò Eco
Gli strateghi del turismo in Val di Susa lo avevano annunciato: è pronto un piano per il rilancio in nome di Umberto Eco della Sacra di San Michele, imponente monumento simbolo sul monte Pirchiriano, all’imbocco della vallata. Nel film di Annaud (1986) “Il nome della rosa” tratto dal libro dell’indimenticabile scrittore, l’abbazia e la sua biblioteca vengono rappresentate con un’architettura complessa, fatta di scale che si incrociano, corridoi e antri cavernosi. Un po’ quello che offre ai visitatori la Sacra, alla quale non può che essersi ispirato Eco scrivendo il romanzo da cui è tratto il film. A queste attrattive si aggiunge ora uno spettacolare ponte tibetano che si affaccia a strapiombo sulla Valle di Susa ai piedi della Sacra, simbolo della Regione Piemonte e spettatrice millenaria di storici passaggi e cruente battaglie. Il progetto del nuovo manufatto lungo quasi novanta metri e della riqualificazione completa della “Via Ferrata alla Sacra Carlo Giorda” che termina in vetta presso la Sacra, è stato possibile grazie all’utilizzo di fondi europei su due linee di finanziamento: i fondi dei PTI della zona Nord-Ovest per la ferrata e i fondi di Corona Verde per la realizzazione del ponte tibetano con due progettazioni e due gare d’appalto distinte.

L’inaugurazione è in programma domenica 22 maggio (il successivo sabato 28 in caso di pioggia). A questa iniziativa si aggiunge l’apertura nel periodo maggio/giugno di altre strutture turistico-recettive in corrispondenza con la pista ciclabile Valle Susa e la via Francigena. Tutto questo a soli 25 minuti dal centro di Torino con la possibilità di ammirare la colonia di camosci più bassa e più vicina a una grande città di pianura di tutta Europa. Il grande Umberto Eco lassù non può che dirsi soddisfatto.
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