La passeggiata interrotta di Robert Redford e Nick Nolte

Era stato annunciato sugli schermi europei l’anno scorso in settembre. Di mesi ne sono passati più di sette e di “A Walk in the Woods” non c’è alcuna traccia nelle programmazioni dei grandi circuiti. Che Robert Redford e Nick Nolte, impegnati in un’interminabile camminata lungo l’Appalachian Trail, si siano persi per strada? Per saperlo occorre risalire al distributore italiano, Lucky Red. E si viene a sapere che a bloccare la circolazione dell’atteso film ha provveduto la società statunitense Netflix che ne detiene i diritti. Netflix offre un servizio di streaming online on demand, accessibile tramite un apposito abbonamento ed è nei suoi cataloghi che si deve cercare “A Walk in the Woods”. Chi desidera vederlo in una pubblica sala deve mettersi il cuore in pace, perlomeno finché non saranno scaduti i diritti di Netflix. Peccato, perché già ci si pregustava questa scorribanda di due vecchietti lungo l’Appalachian Trail, 3500 km dalla Georgia al Maine, il padre di tutti i sentieri. Nonostante i possibili incontri ravvicinati con serpenti a sonagli, orsi, coyote, lupi e cinghiali, il percorso esercita un’irresistibile attrazione per miriadi di trekker che vi si avventurano. Lo scrittore Bill Bryson è fra i tanti che si sono lasciati sedurre e nel 1998 ci ha scritto sopra questa specie di capolavoro che è “Una passeggiata nei boschi” (Guanda, 1997) recentemente ripubblicato. Più che giustificata era ed è dunque l’attesa per il film del regista Ken Kwapis ricavato dal best seller di Bryson. Soprattutto per l’interpretazione che si preannuncia spassosa di una coppia di vecchie conoscenze di Hollywood: Robert Redford nei panni dello stesso Bryson e Nick Nolte, il suo imbranatissimo amico. Disavventure, clima inclemente, incontri divertenti punteggiano il racconto da cui emergono interessanti riflessioni sulla grandezza della natura e sulla nostra umana inadeguatezza al suo cospetto.