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Markus Pucher, “free solo” sulla via dei Ragni

Longoni e Borgnet
Il francese Jann Borgnet  con Sergio Longoni, patron delle serate “A tu per tu con lo sport” a cui Borgnet ha partecipato il 3 febbraio. Nella foto sopra il titolo Markus Pucher che si presenta il 3 marzo al pubblico di df Sport Specialist. Più particolari su www.rockandice.com

Non poteva cominciare meglio il 2016 targato df-Sport Specialist che, grazie alla collaborazione di Camp, giovedì 4 febbraio nel negozio di Bevera di Sirtori ha ospitato Yann Borgnet giovane alpinista francese (classe 1990) con il suo Alpine Line Project, una traversata delle Alpi alla sua maniera: partire dalla Corsica, dalla salita del Monte Cinto, e percorrere l’intero arco alpino da Ovest a Est facendo diverse attività e usando solo le sue gambe come motore. Un’avventura che lo ha portato su pareti cariche di storia: prima di tutto le Cassin alla cima Ovest di Lavaredo, alla Piccolissima di Lavaredo, alla Torre Trieste e al Pizzo Badile. Il 3 marzo è di turno un altro portento, Markus Pucher, mentre giovedì 17 marzo viene ricordato Marco Anghileri, un grande alpinista e amico di Sport Specialist.

La tempesta non lo ha fermato

Godiamoci il 3 marzo a Bevera di Sirtori l’alpinista Markus Pucher che arriva dalla Carinzia, la regione più meridionale dell’Austria. Pucher, 39 anni, abita con la moglie e due figlie di 8 e 11 anni in un paesino, Gendorf, vicino a Spittal an der Drau, con la simpatica compagnia di due cani, due cavalli, più anatre, galline e porcellini d’India. La sua passione per la montagna è iniziata quando a 12 anni cominciò ad arrampicare nella Maltalal, la valle dove è cresciuto, e da allora non l’ha più abbandonato. A 16 anni era già alle prese con l’arrampicata su ghiaccio e roccia e con le prime esperienze sul terreno dell’alta montagna. A 23 anni partiva per la sua prima spedizione meta la Patagonia, dove sul Fitz Roy effettuò la sua prima grande salita alpinistica.

Quella fu per lui un’esperienza fulminante, perché fu in quell’occasione che nacque il suo grande amore per la Patagonia dove si è impegnato fino ad oggi in 13 spedizioni. Anche se come Guida alpina ha accompagnato i suoi clienti su quasi tutte le Nord delle Alpi, e se già per tre volte si è recato in Tibet, dove è riuscito a fare delle prime salite su alcuni seimila, la Patagonia è stata per lui il terreno ideale che lo ha lanciato nella stratosfera dell’alpinismo. Agli appassionati frequentatori delle serate di df Sport Specialist si presenta con una conferenza dal titolo “Cerro Torre in un attimo”. Sul Torre ha realizzato la prima “free solo” sulla via dei Ragni al Cerro Torre il 14 gennaio 2013. Nessuno fino allora pensava che sarebbe stato possibile fare questa montagna in solitaria e senza proteggersi: e lui ha fatto l’intera via in meno di sei ore!

Possiamo ben credere quanto ciò abbia stupefatto Rolando Garibotti, uno che di queste cose se ne intende: “Una performance impressionante che ci lascia senza parole”. Ebbene, Markus ha ripetuto l’exploit l’anno seguente, il 27 dicembre 2014, ma questa volta nel quadro rabbrividente di una giornata tormentata da una forte tempesta, tanto tremenda da costringere a desistere tutti gli altri alpinisti impegnati nello stesso massiccio. Un altro exploit da far allibire Garibotti, che la definisce “una delle salite più strazianti nella storia dell’alpinismo patagonico”. Da parte sua Pucher si spiega semplicemente così: “Volevo solo vedere quanto si riesce a salire il Cerro Torre quando il tempo è brutto. Sono riuscito a salire fino in cima: nessuno credeva fosse possibile, tranne il sottoscritto”.

Renato Frigerio

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