Porta Volta cambia. Gli escursionisti traslocano
Milano cambia sotto i nostri occhi e Porta Volta non è più quella di prima. A due passi dai grattacieli di piazza Gae Aulenti ora c’è il colosso in vetro e cemento della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, centro di studio e ricerca. Pochi faranno caso invece al fatto che uno dei due antichi caselli daziari tra un po’ non sarà più “popolato” dalla Società Escursionisti Milanesi con le sue serate culturali, le lezioni della scuola di alpinismo, la piccola sala di arrampicata e soprattutto con la biblioteca dedicata a Ettore Castiglioni ricca di più di 2300 voci (monografie, periodici, cartine, audiovisivi), che spaziano su tutti gli argomenti attinenti la montagna. Libri che vengono, libri che vanno dunque a porta Volta. La SEM, costituitasi nel 1891 con scopi ricreativi e culturali avrà presto una nuova sede non lontana, come si può desumere dal sito. Andrà a stare via Cenisio 2, in uno stabile che il Comune di Milano ha concesso gratuitamente per trenta anni, a condizione che venga ristrutturato a spese dei soci. La nuova sede non è lontana dall’attuale, è ben servita dai mezzi pubblici (fermata Cenisio del Metrò 5) e con i suoi 300 mq consentirà di sviluppare tutte le attività sociali: conferenze e lezioni, lettura, riunioni, arrampicata, convivialità, oltre a segreteria e magazzini. Nel panorama dell’associazionismo meneghino, la SEM si distingue tra l’altro per i prestigiosi Premi Meroni che ogni anno sono dedicati ai gentiluomini della montagna e per la nuova iniziativa “MountCity”, una settimana che dal 12 al 19 marzo 2016 porterà la montagna a Milano con una serie di importanti eventi.

Particolare non trascurabile. Il progetto di ristrutturazione della nuova sede ha un costo elevato e i “semini” non nuotano nell’oro: dispongono di un fondo, che consentirà di concludere i lavori entro il 2016 ma nel frattempo devono continuare a pagare l’affitto della sede attuale. Alcuni Gruppi interni hanno già garantito un sostegno economico; il 5 per 1000 dei prossimi anni sarà interamente dedicato alla nuova sede, ma non basta. Così i soci, specie i più affezionati, contribuiscono al finanziamento con l’obiettivo di mettere insieme almeno 35.000 euro, pari al costo indicativo della sala conferenze; il resto lo si chiederà in prestito ancora ai soci stessi, ed infine alle banche.nLanciata nel mese di ottobre, la raccolta fondi per la ristrutturazione della nuova sede procede bene. Molte sono le modalità di contribuzione: dalla donazione (fiscalmente detraibile se tracciabile), all’anticipo delle quote sociali 2017 e 2018, agli acquisti di qualità (i quadri di Gianni Simonutti, la maglieria tecnica con logo SEM, i libri doppi della biblioteca…), oltre al tradizionale 5 per mille. Ma i preparativi per il trasloco non finiscono qui. Prossimamente partirà il concorso di idee per il nome della nuova sede, cui potranno partecipare tutti coloro che hanno contribuito alla sua realizzazione.