La rinascita di Ostana, borgo alpino tra i più belli d’Italia

Dopo ventotto anni Ostana ha un cittadino neonato. Si chiama Pablo, è nato il 22 gennaio 2016. Ne danno l’annuncio i genitori Josè Berdugo Vallelago, 36 anni, castigliano di Madrid, e Silvia Rovere, 41, gestori di un rifugio. Salgono così a 85 gli abitanti del piccolo paese nel Cuneese. Dalla newsletter “Novas d’Occitania” (chambradoc@chambradoc.it) numero 152 apprendiamo anche di un significativo premio assegnato al comune di Ostana per il progetto di rinascita. Ostana è inserita nell’elenco de I borghi più belli d’Italia, creato della Consulta del Turismo dell’Associazione dei Comuni Italiani (ANCI). Ecco quanto ci racconta di Ostana Ines Cavalcanti, infaticabile animatrice del portale franco-provenzale “Chambra d’Oc”.

Un sogno iniziato nel 1985

Angelo Vassallo lo hanno denominato “il sindaco della bella politica”. A lui è dedicato un premio che ogni anno viene conferito ad un Comune che si è distinto per la sia azione a favore del territorio. “Rispetto dell’ambiente”, era uno dei cardini del suo pensiero, “e della legalità. Queste sono le risorse del domani per la costruzione di una nuova felicità e per una nuova economia”. Il Premio, promosso da Legambiente, dal Comune di Pollica e dall’Anci, è stato conferito al sindaco di Ostana Giacomo Lombardo con la seguente motivazione: “Per il progetto di rinascita del borgo alpino incentrato sulla partecipazione della comunità, la rigenerazione del borgo, l’innovazione energetica, il rilancio dell’agricoltura di montagna e la valorizzazione dell’identità occitana in un’ottica di sviluppo sostenibile e durevole”. Al ritiro del premio il sindaco ha voluto sottolineare alcuni passaggi considerati da lui importanti per il cammino verso la rinascita di Ostana. E’ partito dal racconto dell’esodo che da 1200 abitanti degli anni 20 è arrivato verso gli anni 70/80 a cinque abitanti invernali. Ha parlato dell’attaccamento della gente di Ostana al proprio paese e alla propria comunità, che nel tempo non si è mai affievolito e che è dimostrato dal recupero delle vecchie baite fatto con attenzione alla ricerca del bello e dall’amore per il mantenimento del paesaggio alpino.

Pablito
Prima foto ufficiale di Pablito (in carrozzina) con i genitori Jose Berdugo e Silvia Rovere e con la  sorellina Clara, 6 anni. Manca la terza figlia della coppia, Alice, 4 anni. L’immagine è stata pubblicata da La Stampa e ha fatto il giro del mondo. Del lieto evento ha dato notizia anche il Washington Post.

E’ nel 1985 che è iniziato il sogno di rinascita di Ostana: era ed è tuttora ridare vita ad un paese dove per mille anni padri e madri avevano lavorato duramente ma onestamente per crescere le loro famiglie; dove la solidarietà, la generosità, l’eguaglianza dei diritti erano la legge vigente: gli stessi valori dei trovatori che poetavano in occitano nell’Alto Medioevo, quando questa era la lingua colta d’Europa. Una nazione mai stata stato.

Le scelte fatte in quegli anni andavano decisamente controcorrente e riguardavano

  • la valorizzazione della nostra cultura occitana
  • il recupero armonioso e tradizionale del nostro patrimonio architettonico
  • la salvaguardia dell’ambiente
  • il lavoro di ricerca e di documentazione della civiltà contadina

In un momento nel quale in montagna nascevano palazzoni di cemento, a Ostana ristrutturavano modestamente le loro case mantenendo le caratteristiche dell’architettura alpina. Venivano presi in giro, dicevano che erano visionari e passatisti. Ma il bello porta il bello e, alla fine, hanno vinto loro ed ora, finalmente, dopo gli anni bui, hanno nuovamente una squadra di giovani che stanno scommettendo su Ostana e costruiscono li il loro futuro. Da allora non hanno mai smesso di lavorare per la comunità ed il comune ha ripreso a ripopolarsi gradualmente:

  • hanno di nuovo dei bambini che corrono per la montagna
  • hanno quattro esercizi pubblici (per anni sono restati senza e per qualche anno a stento ne hanno avuto soltanto uno)
  • i “dormienti”, come chiamiano loro gli abitanti stabili, sono arrivati a 41, 42 da gennaio con l’arrivo di un nuovo bimbo
  • si sta formando una nuova comunità che nasce dalla “fusione” tra i “vecchi” abitanti e quelli “nuovi”

“Oggi Ostana è qui a ritirare questo premio che gli fa onore ma considerandolo idealmente dovuto a tutti gli amministratori che, come fece Angelo Vassallo, lavorano onestamente per le proprie comunità e per i loro paesi con quei sentimenti che Papa Francesco sovente cita tra le qualità che devono animare il servizio pubblico. Amministratori che lavorano in silenzio avendo come ricompensa solo la fiducia e la stima dei propri cittadini. E per Ostana, oggi, questo premio è la paga più grande ed è superiore a qualsiasi emolumento e tornaconto. Peccato che non vengano presi come esempio dai media, che preferiscono chi vive di politica per proprio tornaconto e per la propria immagine. L’Italia ne avrebbe bisogno. Ancora grazie da parte di un pescatore (di trote di montagna)”. Queste sono state le parole del sindaco Lombardo nel ricevere il premio.

Ines Cavalcanti

da Nòvas d’Occitania n 152, per gentile concessione 

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