Traversata coast-to-coast in bici. Il racconto di Angela Perin
Con parole e immagini Angela Perin racconta nelle sue serate (l’appuntamento è venerdì 27 novembre al Centro Don Ernesto Bordignon di Castelfranco Veneto, a cura dell’Associazione Le Tracce) della RAAM – Race Across America – la traversata coast-to-coast in bicicletta degli Stati Uniti: una competizione attraverso un percorso di circa 5.000 km e più di 50.000 metri di dislivello complessivo, 55 stazioni intermedie di rilevazione cronometrica che collegano l’Oceano Pacifico all’Oceano Atlantico.
Per offrire un termine di paragone, il Giro d’Italia 2015 si sviluppava su circa 3.500 km suddivisi in una ventina di tappe: la Raam ha dunque 1.500 km in più da percorrere in una tappa unica. Questi 5.000 chilometri in compagnia della propria bicicletta, dalla California al Maryland, attraverso le situazioni climatiche e gli scenari ambientali più diversi non sino a tappe. A differenza delle grandi corse, non c’è una distanza prefissata da percorrere ogni giorno; non esistono sospensioni del calcolo cronometrico per cibo o sonno: il tempo totale è quello che va dalla partenza al traguardo.
Ogni ciclista può gestire il suo riposo e scegliere la tattica di gara che preferisce, che condivide con il team di supporto al seguito (un’auto che segue la bicicletta durante tutto il percorso – di notte con luci lampeggianti – e un camper per le esigenze di recupero fisiologico, 7-8 persone tra responsabile tecnico, autisti, medico e meccanico).

Entrano nella classifica solo gli atleti che tagliano il traguardo entro i limiti di tempo prefissati: 12 giorni per la categoria Solo Men, 12 giorni e 21 ore per la categoria Solo Women. La corsa fu organizzata per la prima volta nel 1982 dallo statunitense John Marino che vi partecipò con altri 3 concorrenti. Nel 2014 hanno partecipato nelle categorie Solo circa 40 concorrenti provenienti da tutte le parti del mondo. I partecipanti Solo dal 1982 sono stati finora circa 500, ma più della metà non è riuscita a terminare la gara.
Angela Perin è nata a Castelfranco Veneto nel 1965. Laureata in Ingegneria, insegna Fisica alla scuole superiori. La passione per l’estremo in sella l’ha portata a raggiungere risultati di rilievo: da anni disputa alcune delle gare più impegnative d’Europa. Oltre 20.000 km all’anno percorsi ad una media stagionale superiore ai 220.000 metri di dislivello.
Ha all’attivo vette leggendarie come l’Alpe d’Huez, il Galibier, lo Zoncolan, lo Stelvio, il Mortirolo, il Gavia, la doppia ascesa al Kardung-La nel Ladakh indiano (5.350 m), il primo posto assoluto al Trofeo dello Scalatore nelle quattro edizioni consecutive 2009-2010-2011-2012, la Paris-Brest-Paris, la 1001 miglia, la Hungary randonee Transdanubiana, oltre 10 Gran Fondo a stagione, le Randonnée.
Nel 2012 ha centrato la qualificazione alla Raam 2013-2014 correndo in solitaria la Shweizer Radmarathon di Berna (720 Km e 5.000 m di dislivello), e poi nel 2013 la qualificazione alla Raam 2014-2015 correndo la Nettuno-Chieti-Nettuno (630 km e 6.000 metri di dislivello).
Angela fa in solitaria i suoi tour a tappa unica: così va da Castelfranco a Pola e ritorno, ovvero fino in Abruzzo e ritorno; per non parlare delle montagne ‘di casa’, attraversando Veneto e Trentino per 700 km e 7.300 m di dislivello (con passo Falzarego, passo Valparola, passo Mendola, passo Campo Carlo Magno).
Una passione la sua che non conosce caldo o freddo, sole o buio, pioggia o neve. Una passione che si alimenta con la strada percorsa, con le montagne superate, con i luoghi attraversati, con i panorami ammirati, con la mete raggiunte. Come il 3° posto nella categoria Solo Women alla Raam 2014. Percorrere l’America da un oceano all’altro è un sogno che Angela coltivava fin da bambina. Un sogno realizzato grazie alla sua forza di carattere, alla sua determinazione.