Presentata la “Carta delle valli del Gran Paradiso”

Gran Paradiso“Noi, donne, uomini, cittadini di questo pianeta, anche in considerazione degli interessi delle nuove generazioni, sottoscriviamo questo documento, denominato ‘Carta delle valli del Gran Paradiso’, per assumerci impegni precisi in relazione alla conservazione della natura e del paesaggio e al perseguimento di uno sviluppo economico sostenibile per chi vive e lavora in queste valli”. Così si apre una proposta redatta e siglata da stakeholder, istituzioni e cittadini finalizzata “a incoraggiare le politiche di conservazione della biodiversità e la fruizione sostenibile e consapevole del fragile ambiente naturale”. Il documento così prosegue:

In occasione del Gran Paradiso Film Festival, in un territorio che ha consentito di salvare dall’estinzione una specie, lo stambecco, simbolo delle Alpi, ben consapevoli della fragilità della Natura, dichiariamo quanto segue:

NOI CREDIAMO CHE

 Tutti, generazioni presenti e future, abbiano diritto ad un ambiente sano e ad un paesaggio di qualità;

 siamo tutti responsabili della tutela dell’ambiente naturale, in particolare della conservazione della flora e della fauna e dei loro habitat;

 l’uso delle risorse naturali, compresi l’uso e l’occupazione del suolo, e lo sfruttamento delle acque debbano essere regolamentati al fine di garantire l’equilibrio tra interessi economici, necessità di tutela e godimento dell’integrità naturale;

 il ruolo e la consapevolezza delle popolazioni locali siano fondamentali per garantire quanto sopra;

 fermo restando il diritto al perseguimento di una crescita economica sostenibile e al miglioramento del tenore di vita, la possibilità di beneficiare di un ambiente naturale ben conservato sia per sé elemento fondamentale nella qualità della vita.

RITENIAMO INOLTRE CHE

 L’attività agricola e forestale sia fondamentale non solo per la produzione di beni alimentari e di materie prime, ma anche per il suo contributo a disegnare e preservare il paesaggio, proteggere l’ambiente e il territorio, conservare la biodiversità e le tradizioni in favore di produzioni di qualità;

 il turismo debba privilegiare il godimento delle bellezze naturali e un rapporto armonioso tra uomo e natura, anche attraverso l’attività fisica e la decelerazione dei ritmi frenetici che la vita moderna impone;

 la produzione e distribuzione di energia richieda una corretta gestione delle risorse idriche e paesaggistiche che tenga conto del valore degli ecosistemi.

CI IMPEGNIAMO QUINDI A

 Avere cura e consapevolezza del valore della natura, informandoci riguardo agli effetti dei nostri comportamenti, al fine di operare scelte responsabili e sostenibili, in particolare con riferimento all’uso del suolo, alla produzione di rifiuti, al consumo di acqua, alle emissioni climalteranti;

 adottare comportamenti responsabili e pratiche virtuose, come riciclare, rigenerare e riusare gli oggetti di consumo al fine di proteggere l’ambiente, favorendo la transizione verso modelli di economia circolare1 a livello locale;

  condividere processi decisionali coerenti con quanto sopra.

NOI IMPRESE CI IMPEGNIAMO A

 Nell’ambito del turismo, privilegiare soluzioni di ospitalità adatte alle caratteristiche del territorio e sostenibili nel lungo periodo;

 valorizzare la qualità e la specificità dell’offerta territoriale;

scegliere modelli di produzione incentrati sui principi dell’economia circolare, 
privilegiando la scelta di materiali locali, il loro riutilizzo e la condivisione di servizi;

 favorire l’offerta di mezzi di trasporto alternativi e sostenibili;

 agevolare il contatto fra produttori e consumatori a livello locale.

NOI TURISTI CI IMPEGNIAMO A

 Assumere comportamenti responsabili, in particolare in relazione al consumo di acqua ed energia, alla produzione di rifiuti, all’uso di mezzi di trasporto sostenibili e al consumo di prodotti locali. 
(Per “economia circolare” si intende un modello in cui non ci sono prodotti di scarto, le materie vengono costantemente riutilizzate ed in cui si favorisce l’uso condiviso di prodotti e servizi e l’allungamento della vita utile degli stessi. Si tratta di un sistema opposto a quello definito “lineare”, che parte dalla materia e arriva al rifiuto).

NOI AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE CI IMPEGNIAMO A

 Fornire le basi regolamentari e gli strumenti gestionali per facilitare l’adozione di comportamenti responsabili e sostenibili da parte delle imprese e dei cittadini;

 attuare le conseguenti attività di controllo e di sorveglianza;

 sostenere le attività di ricerca scientifica;

 favorire la divulgazione della conoscenza a tutela degli ecosistemi e degli esseri viventi, l’accesso alle informazioni di carattere ambientale, la partecipazione del pubblico al processo decisionale per coinvolgere i cittadini e le imprese in un processo virtuoso di crescita economica sostenibile;

 scambiare informazioni ed esperienze al fine di discutere e divulgare nuove idee e buone pratiche in linea con i principii di questa Carta;

nell’ambito dei piani regolatori, limitare il consumo di suolo, privilegiando la ristrutturazione dell’esistente, incoraggiare l’adozione di misure per incrementare l’efficienza energetica degli edifici, scegliere materiali e tipologie costruttive coerenti con le specificità del luogo;

nell’ambito dei trasporti, contenere i flussi del traffico motorizzato;  lavorare in sinergia con le popolazioni locali per pianificare la crescita e le opportunità 
socio-economiche delle aree tutelate. 
La Carta delle valli del Gran Paradiso comporta un’assunzione di responsabilità in linea con quanto stabilito:nell’accordo politico raggiunto il 3 agosto 2015 in ambito Nazioni Unite sull’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile (sustainable Development Goals and Targets); nel documento “Il futuro che vogliamo”, conclusioni del vertice mondiale di Rio del 2012 “Rio +20”; nella Convenzione sull’accesso alle informazioni, la partecipazione del pubblico ai processi decisionali e l’accesso alla giustizia in materia ambientale (Convenzione di Aarhus del 1998); nell’Agenda 21 delle Nazioni Unite del 1992 (con specifico riferimento al capitolo 13 sulla “gestione di fragili ecosistemi montani: sviluppo sostenibile delle aree di montagna”); nella Convenzione internazionale per la Protezione delle Alpi del 1991 ed i relativi protocolli di attuazione.

https://www.carta.grand-paradis.it

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