La Grande guerra rivissuta “tra le rocce il cielo” della Vallarsa
In un territorio come la Vallarsa, nel Trentino, che durante i combattimenti della prima guerra mondiale si ritrovò a essere teatro della Grande Guerra in quanto terra di confine tra l’Impero austroungarico e il Regno di Italia, ancora oggi chi vive in valle si sente coinvolto nelle vicende dei soldati in servizio in quella zona e dei civili che videro la quotidianità sconvolta dalla guerra. Proprio questa vicinanza ha permesso l’ideazione e la messa in scena di “I sentieri raccontano”, un recital che coinvolge 16 attori improvvisati. Abitanti e amici della Vallarsa sul palcoscenico prestano infatti la voce a coloro che non ce l’hanno fatta, che non sono tornati e a chi con tenacia e desiderio di sopravvivenza, invece, ce l’ha fatta. Lo spettacolo promosso e organizzato dall’associazione Pasubio100anni – con il contributo della Comunità della Vallagarina, della Fondazione Vallarsa e del Comune di Vallarsa – è in programma sabato 17 agosto alle 20.30 al Teatro comunale di S. Anna e si inserisce nel fitto programma sulla Grande Guerra del Festival “Tra le Rocce e il Cielo” in programma in Vallarsa dal 20 al 23 agosto.
Il progetto muove i primi passi dal copione ricavato dall’antologia “I sentieri raccontano” curata da Manuela Broz che raccoglie testimonianze dirette, memorie scritte di lettere, diari, giornali, fotografie, di personaggi comuni e più illustri che hanno vissuto in Vallarsa nel periodo dal 1914 al 1918. I 16 attori improvvisati, sotto la guida del regista teatrale Luigi Orfeo, attraversano le varie fasi della guerra in Vallarsa: la chiamata alle armi da parte dell’esercito austro-ungarico nell’agosto 1914 di tutti gli uomini con età compresa tra i 21 e i 42 anni, e poi tra i 16 e i 50 anni. Alla teatralità della rappresentazione sono abbinati gli intermezzi musicali del Trio Broz (i tre fratelli Barbara, Giada e Klaus) e gli intermezzi corali del Coro Pasubio.
In occasione del centenario dell’entrata in guerra dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale, la rassegna “Tra le Rocce e il Cielo” dedica due delle sue quattro giornate alla storia. Le mostre dedicate alla Grande Guerra spaziano dalle mostre fotografiche di Alberto Bregani e Andrea Contrini, che documentano con occhio poetico ciò che resta delle opere belliche e dei teatri di battaglia, alla mostra dedicata alla diserzione e alla sofferenza mentale dei reduci del conflitto, curata da Gregorio Pezzato raccogliendo documenti dagli archivi medici e militari dell’epoca. Grande spazio avranno anche i disegni d’epoca, con la mostra di caricature organizzata da Rodolfo Taiani e Danilo Curti Feininger e quella sul fumetto di propaganda nelle pagine del Corriere dei Piccoli curata da Nicola Spagnolli.
Altrettanto importante è il richiamo al presente grazie alle mostre fotografiche sui conflitti attuali nel mondo, curate da Fabio Bucciarelli, reporter di guerra e autore di alcuni degli scatti più famosi degli ultimi anni, e da Asmae Dachan, con l’obiettivo puntato in particolare sulla situazione siriana (è ospite venerdì 21 agosto nel festival). Accanto a queste mostre è in programma infine l’esposizione delle foto del concorso ufficiale del Festival “Obiettivo Forte”.
Il festival in pillole
- IL SEGNO E IL SILENZIO. Visioni e percezioni della Grande Guerra in Trentino, mostra fotografica di Alberto Bregani. Una selezione di 16 fotografie in bianco e nero è tratta dal più ampio progetto di 85 scatti “Solo il Vento” realizzato da Bregani per la Provincia autonoma di Trento – in collaborazione con il Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto e Accademia della Montagna del Trentino – in occasione delle celebrazioni per il Centenario della Grande Guerra in Trentino (1914-2014). Tra il marzo 2013 e il novembre 2014, Bregani ha percorso decine di sentieri e visitato alcuni dei più significativi e suggestivi luoghi lungo il fronte trentino per fotografare con sguardo autoriale, contemporaneo ed evocativo le vestigia della Grande Guerra.
- A COLPI DI MATITA – La Grande guerra nella caricatura, mostra antologica a cura di Rodolfo Taiani e Danilo Curti Feininger. Dalla seconda metà dell’Ottocento, le pagine delle testate illustrate diventano la palestra per disegnatori e grafici che vi applicano e provano modalità comunicative sempre aggiornate. Alcuni tra i disegnatori, caricaturisti, illustratori e pittori più noti offrono nuovi orientamenti e suggestioni visive al gusto di un pubblico fino allora raggiunto solo dalle immagini religiose e da forme di arte popolare.
- ECHI NELLA VALLE – Tracce della Grande Guerra dal Pasubio all’Altissimo. Mostra fotografica di Andrea Contrini. Le fotografie rappresentano un viaggio alla scoperta delle vestigia di guerra in Vallagarina, Val di Gresta, Altopiano di Brentonico, Vallarsa, sui Monti Altissimo di Nago, Zugna e sul Massiccio del Pasubio. Per maggiori informazioni http://www.andreacontrini.com
L’ODORE DELLA GUERRA Mostra fotografica sui conflitti del ‘900 di Fabio Bucciarelli – Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo – Fondazione Museo Storico del Trentino. La guerra vissuta dal di dentro, dalla parte degli ultimi, con gli sguardi di coloro che la soffrono. www.fabiobucciarelli.com
- EVIDENCE è un excursus sui conflitti che hanno attanagliato il mondo durante questi ultimi anni: Iran, Birmania, Sud Sudan Libia e Siria
- IL VENTO DEGLI OBICI: vite spezzate. Viaggio nel dolore e nella follia dei soldati nella Grande Guerra. Mostra documentaria di Gregorio Pezzato. La Grande Guerra produsse traumi psichici in milioni di persone, ma i comandi militari fecero di tutto per non accorgersene. Questi uomini furono ricoverati, crudelmente curati, considerati codardi, vigliacchi e simulatori, spesso fucilati o rispediti al fronte. Di questi, molti di quelli che sarebbero tornati alla vita civile, sarebbero stati etichettati per sempre come “scemi di guerra”.
- LA GUERRA SUL WEB. Il pubblico può consultare tramite una postazione computer il progetto dell’Università di Trento: personaggi, armi, battaglie e le grandi questioni che esso ha portato con sé. Museo della Civiltà contadina Riva, 17 agosto – 6 settembre 2015, orario 9-12 – 15.30-19, lunedì chiuso
- FRANCOBOLLI NELLA GRANDE GUERRA Mostra storico – filatelica a cura di Zoilo Storti. 576 francobolli emessi negli anni che precedono e seguono la Grande Guerra, spaziando dal 1895 al 1925. I francobolli sono tutti originali, e in uso nei 23 Stati belligeranti.
- OBIETTIVO FORTE. Mostra del concorso fotografico indetto dal festival. Vengono esposte le 15 opere scelte dagli utenti del web e dalla giuria, a disposizione del pubblico della manifestazione per la scelta dello scatto preferito.
- TRA MACERIE E SPERANZE. Mostra fotografica sulla Siria di oggi, di Asmae Dachan. La mostra propone una serie di scatti realizzati nella aree di conflitto da Asmae Dachan, giornalista professionista e scrittrice italo-siriana premiata con il riconoscimento ‘A passo di notizia’ per i suoi reportage giornalistici in Siria e ambasciatrice di pace per la University of Peace Switzerland, e da un gruppo di citizen reporters siriani di diverse città con cui la giornalista è in contatto.
- STORIA DI UN DISERTORE. “I crocevia delle coscienze, storia di un disertore” è il titolo dello spettacolo prodotto da “Tra le rocce e il cielo”, che si tiene in prima assoluta venerdì 14 agosto al Forte di Pozzacchio – Werk Valmorbia (http://www.fortepozzacchio.it) e in versione completa domenica 23 agosto alla Campana dei Caduti di Rovereto, sul Colle di Miravalle. Musiche dal vivo, parola e coralità alpina contribuiscono a immergere il pubblico nell’emozione del racconto: in scena un grande schermo su cui vengono proiettate le immagini, un gruppo musicale formato da Elisa Amistadi, Luca Tocco, Michele Fanini, Michele Bazzanella e Carlo Nardi, e il Coro Pasubio di Vallarsa, diretto da Ivan Cobbe. Due attori, Enrico Cattani e Maria Giuliana D’Amore, appaiono in video, nell’interpretazione cinematografica della drammatica vicenda del soldato che decide di disertare; altri due attori, Bruno Vanzo e Valeria Simonini, recitano invece in scena. I testi sono scritti da Micaela Vettori, il disegno luci è curato da Mariano Detassis, le riprese cinematografiche sono di Luigi Zoner, Sandro Boni e Gabriele Brentari.
Associazione culturale “Tra le rocce e il cielo”
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